È virtualmente impossibile stimare la dimensione del fenomeno, perciò abbiamo deciso di ribaltare la questione.
Fin dalla nascita di questo blog ci sarebbe piaciuto occuparci di un tema attuale come quello dell’abusivismo professionale in farmacia. Tuttavia su Farmacisti Al Lavoro preferiamo non offrire dei numeri che non possano essere verificati, e il grosso problema quando si parla di camici neri è proprio questo: è virtualmente impossibile fare una stima accurata della dimensione del fenomeno. D’altra parte il problema esiste, e va risolto al più presto: troppi titolari onesti e troppi giovani collaboratori in cerca di lavoro sono danneggiati dal comportamento di una percentuale difficilmente definibile di farmacisti che ammettono la presenza di personale non laureato al banco a dispensare farmaci. Abbiamo perciò deciso di ribaltare la questione, e in questo approfondimento ci rivolgeremo proprio ai colleghi di quelle farmacie dove le medicine sono dispensate (anche) dai magazzinieri e dai commessi d’ordine. A loro chiediamo: siete davvero convinti che i rischi che correte valgano i soldi che risparmiate? Ecco alcune ragioni per cui fareste bene a licenziare un camice nero e assumere un neolaureato.
L’assicurazione non risponde se il danno è compiuto dal magazziniere, e la responsabilità penale ricade anche sul titolare.
1. Responsabilità civile e penale.
Partiamo dalla considerazione più scontata, ma anche più importante: far dispensare i farmaci da un magazziniere aumenta la probabilità di errori. Naturalmente anche un farmacista può sbagliare, ma l’errore compiuto dal farmacista collaboratore non espone penalmente il titolare, e la responsabilità civile è a carico dell’assicurazione. Se invece l’errore viene compiuto da un magazziniere, non solo la responsabilità penale ricade anche su di voi, ma l’assicurazione si potrebbe rivalere sulla farmacia in quanto la polizza copre solo la responsabilità per fatti colposi, e non quella per dolo. Per quanto riguarda i reati di lesioni e omicidio colposo, la pena è fra l’altro aumentata in quanto il fatto è commesso come conseguenza di altro delitto (art. 586 cp).
L’abuso di professione è punito anche in assenza di danno, perchè un reato di pericolo.
2. Reato di abuso di professione.
L’abuso di professione è un cosiddetto reato “di pericolo”, ovvero si verifica anche in assenza di danno. Non è necessario che qualche cliente della farmacia si faccia male perché voi e il vostro magazziniere finiate davanti al giudice: l’articolo 348 del codice penale punisce fino a sei mesi l’esercizio abusivo della professione, e per condannarvi basta un verbale delle forze dell’ordine.
Si può arrivare alla radiazione dall’albo con revoca della licenza, per un risparmio che non supera i 1500 € l’anno.
3. Sospensione o radiazione dall’albo.
L’articolo 3 comma 2 del codice deontologico vieta al farmacista di consentire a qualsiasi titolo l’esercizio abusivo della professione. La violazione di questo articolo, uno dei primi del codice, è particolarmente grave e vi espone al rischio di sanzioni come la sospensione o la radiazione dall’albo, indipendentemente che si verifichi un danno all’utenza. La radiazione dall’albo comporta anche la revoca della licenza, con la conseguente perdita di ogni vostro investimento.
4. Mancato risparmio.
Diamo per scontato che la vostra scelta di mettere un magazziniere al banco sia legata alla volontà di risparmiare. Siete davvero sicuri di risparmiare così tanto? Abbiamo visto in un recente approfondimento come un farmacista collaboratore con 10 anni di esperienza costi circa 40.000 € l’anno, cifra che però si riduce a 30.000 € se si assume un neolaureato con il contratto di apprendistato. Ebbene sappiate che il costo di un magazziniere assunto al quarto livello corrisponde a 28.650 € l’anno, ovvero porta alla vostra farmacia un risparmio di poco superiore a 1000 € rispetto all’assunzione di un neolaureato. Ne vale davvero la pena?
In un epoca in cui chiunque ha in tasca un telefonino con videocamera per documentare il reato, reiterarlo è una pessima idea.
Ricapitolando, se nella vostra farmacia i farmaci vengono dispensati da un magazziniere, vi assumete una serie di rischi civili, penali, deontologici ed economici che non sono minimamente controbilanciati da un vantaggio economico immediato. Tenete presente che, in un epoca in cui tutti hanno in tasca o nella borsa un telefonino con videocamera, è estremamente semplice documentare questo tipo di violazione, soprattutto se reiterata. Se volete risparmiare vi sarà sufficiente assumere un apprendista, ottenendo uno sgravio contributivo che compensa la maggiore retribuzione, perché è un farmacista può fare il magazziniere ma un magazziniere non può fare il farmacista.
Vedi anche: che cosa fare se si assiste al reato?
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Anche un informatore scientifico sul farmaco può dispensare?
No. Servono laurea in farmacia o CTF e iscrizione all’ordine dei farmacisti.
…e esame di stato all’esercizio professionale!!
Esiste l’errata convinzione anche del magazziniere stesso che se un farmacista collaboratore commette uno sbaglio il problema penale ricade sulla titolarità, siccome è forte convinzione si prosegue in questa direzione
Se nella farmacia, quando viene scoperto il fatto, c’è solo un farmacista collaboratore e il magazziniere preso in fallo, cosa rischia il collaboratore?
Salve volevo sapere se è giusto fare lavorare un farmacista dalle 18.30 fino alle 12.30 del giorno dopo oppure è giusto che finito il turno al mattino si può andare a casa a riposarsi… Grazie
Ma praticamente 18 ore senza staccare ?
Ciao Luca, certamente non è giusto lavorare 18 ore di seguito. Mi piacerebbe capire le dinamiche di questa farmacia, il numero di persone che ci lavorano e gli orari che fai normalmente. Aggiungo anche che lavorare 18 ore di seguito inclusa la notte è comunque molto stressante e aumenta la possibilità di commettere errori. Mi chiedo, nel caso in cui succedesse qualcosa del genere quale sarebbe il comportamento del tuo titolare e a chi verrebbe attribuita la responsabilità. Ti invito a riflettere e a fare attenzione.
Luca ti aggiungo anche che in base all’ Art. 7 Decreto legislativo 66/2003 il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo fatte salve le attivita’ caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata.
http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/03066dl.htm
Mai sentito di un collega titolare a cui sia stata ritirata la licenza o abbia rischiato la radiazione quindi è alquanto ovvio che i mascalzoni continuino ad operare indisturbati.
Buongiorno, e nel caso in cui il farmacista venga inquadrato con un contratto di IV livello delle farmacie private con la mansione di commesso- magazziniere?
Può dispensare farmaci, stando da solo al banco?
Grazie
… ha fatto male ad accettare il farmacista!!!
vorrei sapere una cosa…ma un farmacista puo fare il magazziniere
in quel caso non esiste demansionamento??
quindi cosa mi sono laureato a fare se devo caricare e mettere a posto la merce tutti i santi giorni per non parlare dei carichi di ordini diretti …quintali di merce da mettere a posto e fare pure il farmacista ascoltando tutte le problematiche della gente
non è sfruttamento??
Vorrei leggere la risposta visto che sono nella stessa condizione.
Se è ancora in uso nel 2020 è perché:
1. Mancano dei reali controlli
2. C’è comunque un risparmio monetario, anche se minimo; ricordo che alcune persone potrebbero vendere la propria madre per guadagnare qualcosa e i titolari sono imprenditori, non sono diversi.
3. L’ignoranza tra la popolazione il farmacista è al contempo un commesso, un laureato (?), un medico perché “dottore”.
4. Chi entra in farmacia si fida… Chi potrebbe mai pensare che dietro al banco ci sia una persona non autorizzata alla vendita!?
Bisogna educare le persone e aumentare i controlli ma siamo in Italia e va bene così.