Il carico burocratico che grava sul farmacista è notevole. Spesso è giustificato, ma talvolta è al limite del grottesco.
<Buongiorno>, esordisce la giovane cliente, <ecco la ricetta per la mia pillola. Mi puo’ dare la terapia per tre mesi che devo andare all’estero?>. <Certamente> , risponde il farmacista, <se vuole le do tre scatole singole, le paga 17€ l’una ma la ricetta rimane a lei. Oppure le do una scatola tripla: in questo modo risparmia, ma devo trattenere la ricetta e fra tre mesi dovrà tornare dal medico>. Questo breve dialogo, ai limiti del grottesco, è purtroppo un’amara realtà da quando, sulla base di una determinazione del 23/12/2015, l’Aifa ha imposto alle farmacie italiane di trattare le ricette per le scatole trimestrali dei farmaci contraccettivi orali come non ripetibili. Come i colleghi sanno bene, il carico burocratico che grava sul farmacista è notevole ma, in generale, le norme che regolamentano l’accesso al farmaco hanno come fine ultimo la tutela della salute del paziente. In un nostro recente approfondimento abbiamo affrontato il tema della ricetta medica, del suo razionale e del fatto che, in linea di massima, la ricetta costituisca un problema relativo per il lavoro quotidiano di ciascuno di noi. Tuttavia, ci spiace constatare che esistono anche molti casi assurdi, che inevitabilmente mettono in difficoltà il farmacista nei confronti del cittadino. In questo editoriale, vogliamo portare alcuni esempi, quindi andare all’origine del problema e infine, nei limiti delle nostre possibilità, formulare una proposta concreta.
Alcuni farmaci, che in farmacia richiedono prescrizione, possono essere trovati in formulazione identica come integratori nei supermercati.
Partiamo da un elenco di situazioni che, similmente alle pillole del giorno dopo, appaiono assai poco razionali. Il primo esempio è quello relativo ad alcuni farmaci che richiedono ricetta ripetibile, come il Condral (farmaco per l’artrosi a base di Glucosamina Solfato) e il Fluimucil 600 mg (mucolitico a base di Acetilcisteina). Il farmacista non puo’ venderli sulla base della semplice richiesta del paziente, che magari segue un trattamento continuativo, eppure sono disponibili in commercio dei prodotti aventi lo stesso principio attivo e dosaggio che non solo sono di libera vendita, ma addirittura sono classificati come integratori alimentari e possono essere venduti in supermercato. Senza contare che, per quanto riguarda il Fluimucil 600 mg, sono dispinibili farmaci OTC a dosaggio più basso oppure con un minor numero di unità posologiche. A questo riguardo, naturalmente, si dovrebbe parlare dei FANS: eppure, entro certi limiti, è ragionevole che i dosaggi più alti dei FANS richiedano una prescrizione, visto il rischio d’abuso in particolare nei pazienti con cefalea cronica. Non è invece ragionevole la necessità della prescrizione per la Tachipirina 1000: un analgesico sicuro, ancora più sicuro dei FANS se usato in dose inferiore a 3 g al giorno, e con indicazioni diverse rispetto alla Tachipirina 500, che invece è un antipiretico.
La limitata durata della ricetta per farmaci a rischio d’abuso induce anche l’utilizzatore occasionale a fare scorta.
Abbiamo visto come la prescrizione di alcuni farmaci sia superflua, tanto da poter essere bypassata acquistando un integratore alimentare del tutto identico. Discorso diverso per un’altra famiglia di farmaci, le benzodiazepine. L’abuso di questi farmaci costituisce un grande problema di sanità sociale, e quindi è utile che venga posto un limite di tre confezioni per ricetta: ma perchè la durata deve essere di soli 30 giorni? Infatti, nella pratica quotidiana avviene questo: la durata limitata della ricetta non è un problema per il tossicodipendente, che in una settimana ha già fatto fuori le sue tre boccette di Valium. Lo diventa invece per l’insonne occasionale, che magari utilizza meno di una compressa di Stilnox al giorno ma, per evitare la scadenza della prescrizione, finisce con il comprare più scatole di quelle di cui avrebbe bisogno. E poi si sa, una volta che ce l’hai a casa, magari inizi a prenderlo più spesso.
Sul serio è necessario mandare dal medico tutti quelli con una evidente congiuntive batterica?
C’è poi un ampio capitolo di problematiche che il farmacista sarebbe perfettamente in grado di gestire in autonomia, ma non puo’ farlo in quanto i farmaci disponibili per il trattamento di tali problematiche richiedono prescrizione. Parliamo per esempio del Tobral: non serve aver studiato medicina per saper riconoscere una congiuntivite batterica, caratterizzata da una secrezione mucosa ad esordio monolaterale. Eppure, ogni volta che se ne presenta una, il farmacista deve scegliere tra mandare il paziente ad intasare l’ambulatorio del medico oppure violare la legge. Non è un caso che, in un nostro sondaggio, è emerso come la maggior parte dei farmacisti vorrebbe avere questo farmaco disponibile come SOP. E, a scanso di equivoci con il dottor De Felice, in assenza di una secrezione attiva qualunque farmacista preferisce consigliare un collirio naturale o con nafazolina, che oltre ad essere più appropriato gli garantisce una più ampia marginalità.
Problema opposto: perchè la ricetta per gli antibiotici è ripetibile quando è ovvio che il tipo di terapia non preveda la ripetibilità a discrezione del paziente?
Infine, vogliamo portare anche un esempio opposto, ovvero una situazione in cui la legge è troppo permissiva, e mette il cittadino in condizioni di poter abusare di un farmaco senza che il farmacista possa intervenire. Parliamo degli antibiotici: perchè la ricetta per l’Augmentin, redatta su carta bianca dal dentista o da un medico privato, dovrebbe essere ripetibile? Sul serio lasciamo al cittadini la possibilità di farsi dieci cicli di antibiotico nell’arco di sei mesi? Questo problema è stato più volte sottolineato da molti colleghi, a partire dall’ottima Bianca Peretti che in questi anni si sta occupando molto di appropriatezza terapeutica.
Il compito di formulare pareri sul regime di dispensazione spetta alla commissione tecnico-scientifica dell’Aifa.
Cerchiamo ora di capire quale sia la ragione per cui, in alcuni casi, il regime di dispensazione di alcuni medicinali sia talmente irrazionale da stupire chiunque eserciti come farmacista sul territorio. Innanzitutto, vi siete mai chiesti chi decide le sorti dei farmaci? Vale a dire quali farmaci devono essere venduti come SOP / OTC, quali con ricetta ripetibile e quali con ricetta non ripetibile? Ovviamente questo compito spetta all’Aifa, che però determina sulla base del parere della sua commissione tecnico-scientifica. Farmacisti Al Lavoro ha voluto verificare chi siano gli attuali membri, per farsi un’idea della loro formazione professionale.
In questa commissione non c’è nemmeno un farmacista territoriale.
Il dato che emerge è evidente: dei dieci attuali componenti della commissione tecnico-scientifica, otto sono medici e solo due hanno una laurea in Farmacia e in CTF rispettivamente. Inoltre, di questi due, nessuno ha mai lavorato in una farmacia territoriale: uno è un ricercatore e l’altro ha svolto la sua carriera nelle aziende sanitarie. A questo punto il problema è ovvio: le leggi che i farmacisti subiscono non vengono fatte da farmacisti, ma da persone che, pur avendo ottimi curriculum e grandissime competenze, non hanno idea di come funzioni il lavoro quotidiano in una farmacia territoriale. A questo punto, la nostra proposta è molto semplice: perchè nel prossimo rinnovo della commissione non inserire anche un farmacista territoriale, con almeno dieci anni di esperienza? Speriamo che questo articolo venga letto dal dottor Melazzini, direttore generale dell’AIFA. Confidiamo in una sua risposta.
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Condivido appieno l’articolo e l’auspicato inserimento di un farmacista territoriale che da tempo immemore manca nelle fila di questa commissione; non condivido la posizione sulla tachipirina da 1000, per le gravi conseguenze da overdose,magari accidentale, della stessa.
Ciao Luca. Intanto grazie. Comprendo i timori riguardo alla Tachipirina 1000, ma come sappiamo le intossicazioni da paracetamolo sono perlopiù conseguenti ad ingestione volontaria, a differenza delle intossicazioni da FANS. Inoltre, difficilmente un diverso regime di dispensabilità potrebbe influire su questo rischio. Mi piacerebbe comunque confrontarmi ancora con te su questo argomento. Un saluto!
vORREI SOLO FAR NOTARE CHE LE LEGGI OGGI IN VIGORE ANTIFARMACISTA SONO STATE TUTTE DISCUSSE E PERMESSE DAI SOLITI NOTI. DAI FEDER FARMACISTI DI FEDER FERMA…QUINDI RICHIEDO QUI FINO ALLO STREMO DI MADARE SOTTO COPERTURA NON DI FEDER FERMA E DEI SOLITI FEDER FARMACISTI CHE NON RAGIONANO PIU’ DA TROPPI ANNI MA ANDARE SOTTO I MEDICI PAGANDOLI BENE ..MA MAI COME STIAMO FACENDO PER FEDER FERMA 6000 EURO ALL’ANNO DALLE RICETTE E DA TUTTE LE RICHIESTE FATTE DA LORO PER I FASULLI SERVIZI CHE STIMO DANDO…Gentili sig.ri Pres Cossolo, Circolare n. 114/17
>
> Oggetto: Ossigeno Terapeutico – Costi aggiuntivi applicati dai
> fornitori. Interventi Federfarma
questo thema ossia “Teatro” l’abbiamo visto già all’epoca della pres.
dott.ssa Racca, ho eseguito per filo e per segno tutto quello che ci era
stato dettato da voi ossia da Federfarma ,pagate le fatt. ma togliete il
noleggio (all’epoca pure il trasporto) , cosa che abbiamo fatto.
Alchè ci siamo visti arrivare i solleciti di pagamento e INTIMAZIONE DI
PAGAMENTO CON AZIONE GIUDIZIARIA NEI NOSTRI CONFRONTI etc con
maggiorazione di spese..per le differenze di importi non pagati, se non
saldavamo la fornitura di ossigeno non veniva garantita ai pazienti ,
alchè abbiamo pagato tutto pur di salvaguardare la tutela e la salute
del paziente a discapito nostro ossia del Farmacista rurale del paese
(voi questo non lo potete comprendere e nemmeno capire in quanto
lavorate solo virtualmente e al di fuori della Farmacia, Voi non siete
in farmacia tutti i giorni a contatto con la gente, e con tutte le
disorganizzazioni tipo carenza farmaci inutile fare mail, fax,
comunicazioni a Voi,AIFA etc. perchè in tanto non risolvete il problema
anzi ci complicate a noi ulteriormente , più tutte quelle e quei
disservizi che ci procurate Voi tipo questa dell’ossigeno per non
parlare di tutti i servizi “gratis”/ o quasi tutti.
E’ ora di finirla di svendere il ns lavoro e imporci quello che dobbiamo
fare e dovremmo fare , di acollarci lavoro altrui tipo CUP, Ostetrica in
Farmacia, Cardiologo etc. .Il prossimo passo sarà portati il Veterinario
ed il dentista in Farmacia.
Noi vogliamo restare i vecchi farmacisti con galenica di una volta che
ora non sì fa più, E TUTTI I FARMACI DEVONO RIENTRARE IN FARMACIA. LE
ASL FACCIANO LE ASL, GL’OSPEDALI FACCIANO IL LORO DOVERE ETC. E NON
TUTTI FANNO UN PO DI TUTTO E MALE, PERCHè E’ IL MODERNISMO! IL
RISULTATO SARA’ SERVIZI PESSIMI.
La faccia la dobbiamo mettere sempre noi e non Voi!!! Ora Basta diktat!!
Distinti saluti
Dr.Stival Giancarlo
Ecco i veri Feder farmacisti.
Mai nella storia un sindacato si è potuto osservare assistere formare mantenere un gruppo più inutile e dannoso di questo , dove l’ esistere sia unicamente l’esaltazione e la commemorazione delle proprie ambiguità ed incompetenze personali fatte gruppo .
Oggi anche stabilite da una serie di articoli anche da statuto.
Difatti mai nella storia si è potuto concretizzare il fatto che un’intera classe si riconoscesse sul fatto che il nulla ed il tutto possano essere la stessissima cosa e non due cose completamente diverse.
Questo è l’unico motivo dello stare assieme e di persuasione anche per le altre anime del gruppo e che soprattutto sia chiaro a tutti che e’ e sia l’unica realtà possibile .
Leggete pure l’espressione più alta ed ardita di questa ambiguità fatta persona dal comunicato del dr. Lorio che ci regala volentieri la faccia vera di Federfarma ,vi troverete anche tantissimi vostri amici non piu’ colleghi poiche’ non lo sono per nulla..continuando cosi’.. . A che pro? Per loro il risultato è solo un motivo di interesse monetario e basta basato sulla vostra completa nullita’ di pensiero opere ed azione.
Pensateci un attimo e poi datemi ragione.
Non può infatti esistere la farmacia del capitale senza l’esclusione l’eliminazione fisica del farmacista ma questi a quanto pare hanno fatto di tutto perche’ succedesse votando fino alla fine che questo possa accadere. Oggi ormai è legge.Sono guarda caso gli stessi che oggi si alternano dentro feder ferma e che ci dicono che non si poteva fare diversamente dopo aver votato assieme alla Racca fino in fondo. In questa ultima esposizione Di Iorio vorrebbero anche autoassolversi ed autoassolvere tutti i feder farmacisti contemplando tutte le gaffes del passato tutte le battaglie perse ossia tutte quante .per la pura incapacita’ personali e di gruppo omologato per fare solo quello..Lo stesso gruppo di cui anche oggi e’ formata la classe gia’ vecchia di feder ferma. ( dpc asl afir diagnostici farmaci biologici farmaci innovativi gia’ con contratto di feder ferma fatto con le asl locali ossia concesse a loro non a noi sfascia c omeopatia ayurveda fitoterapia laboratorio otc sop alkemia spagiria olii essenziali estratti di qualsiasi tipo e grado date alle asl e al fuori canale ancora tutte in discussione per fare ancora piu’ danni…come dire in 15anni di regno la Racca e compagni gli stessi della dirigenza di oggi non hanno fatto letteralmente nulla e sono ancora tutti li nessuno si e’ dimesso per tali disastri CI SARA’ UN MOTIVO NO?Tutto cio’ che non hanno fatto fino ad oggi e’ ancora tutto in discussione per fare ancora piu’ danno alla farmacia ,per il fuori farmacia ne vedremod elle belle…come ne abbimao subite per 15 anni…
LEGGENDO IL COMUNICATO SI CAPISCE BENISSIMO che . Vorrebbero autoassolversi tutti quanti senza pagare alcun pedaggio anzi consegnando a noi tutte le conseguenze su cui noi dobbiamo pagarne puntualmnete le spese delle loro assurde proposte fatte di ninete e di scelte completamente e continuate sbagliate e sopratutto non nostre ma per altri. Infatti tutti il Federfarma cisti al completo hanno votato il ddl concorrenza senza alzare la minima critica alla Racca ma solo nell’ultima settimana per le elezioni di Federfarma hanno fatto finta di farci credere che Federfarma sarebbe cambiata . A tutt’oggi invece assistiamo alla continuazione del messaggio promozionale di Federfarma che vuole al suo cospetto ogni suo candidato un perfetto omertoso delle incapacità di gruppo .
LO RIPETO>:Mai nella storia di un sindacato si è potuto osservare assistere formare e mantenere un gruppo più inutile è dannoso di questo , dove esiste unicamente l’esaltazione e la commemorazione delle proprie ambiguità ed incompetenze personali fatte gruppo .
Oggi anche stabilite da una serie di articoli anche da statuto.
Difatti mai nella storia si è potuto concretizzare il fatto che un’intera classe si riconoscesse sul fatto che il nulla ed il tutto possano essere la stessissima cosa.
visto l’assurdita’ di alcune leggi o comunque sia visto il caso della congijntivite batterica , io dico invece di creare un farmaco sop perche non dare la possibilita’ al farmacista di diventare un prescrittore sia per patologie minori che non per le terapie croniche dovd i pazienti prendono sempre le solite cose? Non so se succede ma dove lavoro io un sacco di persone prima prendono i farmaci e poi vengono le ricette in farmacia. IN QUESTS SITUAZIONE DOVE IL FARMACISTA É LEGATO ALLA BUROCRAZIA CI SI TROVA SEMPRE PIU SPESSO AD OPERARE CONTRO LA LEGGE…ALLORA NON SAREBBE MEGLIO REGOLAMENTARE DIVERSAMENTE IL RUOLO DEL FARMACISTA, CON UN ADEGUATO COMPENSO?
La ricetta per il valium è ripetibile per 3 volte, dunque, alla terza volta il farmacista la dovrebbe trattenere. Perché invece me la rende? È legale?