La Direttiva delegata 2024/782, pubblicata in Gazzetta Ufficiale Ue il 31 maggio 2024, ha apportato modifiche alla precedente direttiva 2005/36/Ce sui requisiti minimi di formazione per la professione dei farmacisti. Le modifiche mirano ad aggiornare e completare le competenze dei futuri laureati in farmacia, adeguandole al progresso scientifico e tecnico e alle mutate esigenze della professione. La necessità di modernizzare i requisiti minimi di formazione era già stata riconosciuta dalla Commissione europea nel 2011, portando all’emendamento della Direttiva 2005/36 con la Direttiva 2013/55/Ue. Tuttavia, tale modifica non aveva interessato i programmi di formazione o l’elenco delle conoscenze e competenze da acquisire durante il percorso accademico.
Lo studio della Commissione europea e il contributo del Pgeu
Nell’ottobre 2020, la Commissione ha incaricato la società Spark legal network (Sln) di condurre uno studio per valutare gli sviluppi della professione e determinare l’eventuale necessità di aggiornare i requisiti minimi di formazione per i farmacisti. Il Pgeu, organizzazione europea di categoria, ha fornito il proprio contributo rispondendo a un questionario volto a individuare gli sviluppi che incidono sui curricula e sul programma di formazione. Lo studio di Sln, pubblicato nell’aprile 2022, ha individuato diversi argomenti finora non considerati nei programmi di formazione, tra cui tecnologia biofarmaceutica e biotecnologia, genetica e farmacogenomica, immunologia, farmacia clinica, assistenza farmaceutica, farmacia sociale, epidemiologia e farmacoepidemiologia, pratica farmaceutica, collaborazione inter- e multidisciplinare, patologia e patofisiologia, economia sanitaria e farmacoeconomia, tecnologia dell’informazione e tecnologia digitale.
Modifiche apportate dalla Direttiva delegata 2024/782
Sulla base delle raccomandazioni dello studio di Sln e a seguito di una consultazione pubblica, il 4 marzo 2024 la Commissione europea ha adottato la Direttiva delegata sull’aggiornamento dei requisiti minimi di formazione per i farmacisti. La Direttiva 2005/36 è stata quindi modificata, inserendo nella formazione del farmacista nuove conoscenze e competenze, tra cui la farmacia clinica, l’assistenza farmaceutica, la sanità pubblica, la collaborazione interdisciplinare, la pratica interprofessionale e la comunicazione, nonché le tecnologie dell’informazione e la tecnologia digitale. Sono state introdotte nuove materie nel programma di studi, quali genetica e farmacogenomica, immunologia, farmacia clinica, analisi chimiche, patologia e fisiopatologia, farmacoeconomia, sanità pubblica ed epidemiologia, farmacia sociale, assistenza farmaceutica e pratica farmaceutica.
Recepimento della direttiva entro il 2026
L’inserimento delle materie nel piano di studi della facoltà di Farmacia renderà i futuri laureati in grado di operare per le finalità della sanità pubblica, accompagnando i pazienti nell’aderenza alle terapie, fornendo consulenza per la prevenzione delle malattie e supportando l’interpretazione dei dati clinici. I professionisti saranno formati per dialogare efficacemente con esperti di specifici settori applicativi, operare in gruppi interdisciplinari, sviluppare sinergie con altre professioni sanitarie e mantenersi aggiornati sugli sviluppi delle scienze e tecnologie del mondo del farmaco. Gli Stati membri avranno tempo fino al 4 marzo 2026 per recepire la Direttiva delegata nei rispettivi ordinamenti nazionali, adeguando così la formazione dei farmacisti alle mutate esigenze della professione e garantendo un servizio sempre più qualificato e al passo con i tempi.
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