Le farmacie territoriali sono a tutti gli effetti un presidio sanitario fondamentale per l’accesso equo e di qualità all’assistenza sanitaria in Europa. La loro capillare diffusione e l’elevato livello di fiducia da parte della popolazione le rendono spesso il primo, e in alcuni casi l’unico, punto di contatto con il sistema sanitario. Un rapporto pubblicato dal Pgeu a settembre 2025 ha fatto luce sulle prestazioni erogate e avanzato raccomandazioni per valorizzarne appieno le potenzialità. Lo studio ha illustrato come le farmacie si siano evolute oltre la tradizionale dispensazione dei medicinali, abbracciando un ventaglio di interventi a carattere clinico e di sanità pubblica.
Quadro normativo e finanziario inadeguato frena lo sviluppo
Barriere di tipo regolatorio, modelli di rimborso disomogenei e un accesso limitato ai registri sanitari elettronici sono gli impedimenti principali a un riconoscimento più ampio di servizi essenziali. Il Pgeu ha avanzato diverse proposte di policy. In particolare, ha raccomandato un cambiamento strategico che veda le farmacie come partner essenziali per l’assistenza sanitaria sostenibile e centrata sulla persona, supportato da regolamentazioni adeguate e da investimenti appropriato. Le riforme regolatorie, d’altro canto, dovrebbero ampliare l’ambito operativo dei farmacisti, rimuovendo gli ostacoli legali alla fornitura di servizi. In tale direzione, il Pgeu ha visto utile l’implementazione di un modello di finanziamento sostenibile per la remunerazione adeguata e coerente per le prestazioni farmaceutiche, riflettendone il valore clinico e per la salute pubblica.
Pianificazione del personale e potenziamento della formazione
Ulteriori raccomandazioni riguardano la pianificazione del personale, con il potenziamento della formazione e dello sviluppo professionale continuo, e la piena integrazione delle farmacie nei piani nazionali di risposta alle crisi sanitarie. Il Pgeu ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo delle farmacie nella riduzione delle disuguaglianze, assicurandone la presenza nelle aree sottoservite e facilitando l’accesso ai farmaci specialistici. Il Pgeu ha infine proposto di abilitare le farmacie a svolgere un ruolo proattivo nel controllo delle infezioni e nell’uso appropriato degli antibiotici, per trasformare il potenziale in politiche concrete e azioni misurabili.
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