L’Agenda 2030 delle Nazioni unite per lo Sviluppo sostenibile ha riconosciuto il potenziale delle tecnologie digitali nel promuovere il progresso. In ambito sanitario, l’Organizzazione mondiale della sanità ha più volte rimarcato come la salute digitale debba essere fondata su principi di etica, sicurezza e equità. In tale contesto, la Federazione farmaceutica internazionale, con il suo Obiettivo di sviluppo 20, ha identificato nell’intelligenza artificiale lo strumento per ampliare l’accesso all’assistenza farmaceutica. L’Oms ha definito l’Ia come la capacità degli algoritmi di apprendere dai dati per svolgere compiti automatizzati. È stata enfatizzata l’integrazione di etica e diritti umani nello sviluppo delle tecnologie per servire il bene collettivo. I rapidi progressi nel campo danno opportunità per potenziare la professione farmaceutica e i sistemi sanitari globali.
Dalle applicazioni cliniche alla formazione: il ventaglio di utilizzi
Tecnologie come il machine learning, l’elaborazione del linguaggio naturale e l’automazione robotizzata possono modernizzare l’assistenza in ambito farmaceutico, migliorando efficienza e accuratezza. Nell’ambito delle scienze farmaceutiche, l’Ia rivoluziona la scoperta di farmaci innovativi e l’ottimizzazione degli studi clinici. Nella pratica clinica, l’analisi predittiva consente di identificare pazienti a rischio di non aderenza alla terapia o di reazioni avverse, permettendo interventi tempestivi. I sistemi di supporto alle decisioni cliniche danno raccomandazioni basate su evidenze e segnalano interazioni farmacologiche. La robotica migliora sicurezza ed efficienza nelle operazioni di dispensazione e gestione dell’inventario. Nel campo dell’istruzione, l’Ia introduce i sistemi di apprendimento adattativo che personalizzano la formazione e simulazioni virtuali per affinare le capacità decisionali. Secondo la Fip, dunque, è fondamentale considerare le limitazioni dei sistemi, come la possibile generazione di informazioni inesatte, che richiedono sempre la supervisione del farmacista.
Strategie per l’implementazione responsabile e per il futuro della professione
Nel report della Fip è emerso come, per preparare la professione all’integrazione dell’Ia, è prioritario definire strategie formative. I curricula devono avere conoscenze fondamentali su machine learning, analisi dei dati e implicazioni etiche. Programmi di sviluppo professionale continuo sono essenziali per l’aggiornamento dei farmacisti già operativi. La Fip ha raccomandato a governi e enti regolatori di sviluppare normative robuste per la progettazione e l’uso dell’Ia, garantendo accesso equo alle tecnologie e proteggendo la privacy dei dati. Secondo la Fip è necessario promuovere la trasparenza degli algoritmi e definire quadri di responsabilità chiari in caso di errori. I farmacisti sono chiamati a partecipare attivamente al processo, collaborando con sviluppatori e team sanitari per allineare gli strumenti alle esigenze cliniche. La professione può così sfruttare il potenziale dell’Ia per migliorare la sicurezza dei pazienti e l’efficacia delle terapie, mantenendo gli standard di cura e professionalità.
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