Nonostante le ampie competenze in farmacologia, spesso superiori a quelle degli stessi medici, i farmacisti non sono autorizzati dalla legge italiana alla prescrizione di medicinali. Fra l’altro le istituzioni di categoria non si sono mai mostrate ansiose di ottenere questa facoltà, ragion per cui l’introduzione della figura del prescribing pharmacist nel nostro paese sembra ancora molto lontana. Nel frattempo, le uniche circostanze in cui è ammesso procedere all’erogazione di un farmaco di tabella 4 o 5 senza la prescrizione medica sono quelle previste dal DM 31/03/08, relativa alla dispensazione in caso di urgenza. Le possibilità operative del farmacista però possono essere aumentate in maniera molto più rapida tramite un delisting. Si intende, con questo termine, il passaggio di un farmaco dalla tabella 4 o 5 alla classificazione di SOP, ovvero di medicinale senza obbligo di prescrizione.
Abbiamo chiesto ai farmacisti italiani quali farmaci, secondo loro, potrebbero essere sottoposti a delisting. Il sondaggio è durato quattro giorni e ha coinvolto quasi 300 farmacisti. Gentalyn, Fucidin e gli altri antibiotici locali (85%), oltre alla Tachipirina 1000 (83%) dovrebbero passare a SOP secondo la maggior parte di noi. Maggioranza assoluta, ma meno schiacciante, per formulazioni topiche a base di cortisone (64%) e colliri antibiotici (63%), e maggioranza risicata per analgesici ad alto dosaggio (57%), antistaminici (57%), antiemetici (53%) e disinfettanti urinari (52%). Non hanno raggiunto il quorum, invece, i cortisonici per aerosolterapia, i miorilassanti orali, il fluconazolo orale e i farmaci per la disfunzione erettile.
Quali farmaci ritenete dovrebbero essere delistati da RR a SOP? (È possibile selezionare più di un'opzione)
- Preparati antibiotici ad uso dermatologico (es. Gentalyn, Fucidin) (13%, 239 Votes)
- Paracetamolo da 1000 mg (es. Tachipirina 1000) (13%, 232 Votes)
- Preparati cortisonici ad uso dermatologico (es. Locoidon, Elocon) (10%, 181 Votes)
- Antibiotici ad uso oftalmico e/o otologico (es. Tobral) (10%, 177 Votes)
- Analgesici ad alto dosaggio in formulazione orale (es. Oki, Synflex, Voltaren) (9%, 159 Votes)
- Tutti gli antistaminici orali (es. Telfast, Aerius) (9%, 159 Votes)
- Antiemetici orali per adulti (es. Plasil, Peridon) (8%, 149 Votes)
- Disinfettanti urinari (es. Monuril, Furadantin) (8%, 145 Votes)
- Cortisonici per aerosolterapia (es. Clenil) (7%, 127 Votes)
- Miorilassanti orali (es. Muscoril) (6%, 118 Votes)
- Fluconazolo orale per candidiasi vaginale (es. Diflucan 150) (4%, 81 Votes)
- Inibitori della 5-PDE (es. Viagra, Cialis, Levitra) (4%, 65 Votes)
- Altri (specificare nei commenti all'articolo) (1%, 10 Votes)
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Nulla!! Io dispenserei tutto con obbligo di ricetta perché i sop e gli otc vengono assunti con leggerezza.
Sono d’accordo, nessuno di questi….già c’è tanto abuso, figuriamoci in libera vendita!
Che ridere
Anni di università buttati nel ***** per diventare dei perfetti timbratori, stacca-fustelle, interpreta-scarabocchi ecc… sono proprio fiera e contenta di aver buttato via la mia gioventù a studiare per far quello che un qualsiasi commesso non laureato potrebbe fare.
Secondo me l’obbligo di ricetta non implica un minor consumo. Nella farmacia in cui lavoro i farmaci più dispensati sono i PPI ed al 99% con ricetta e mutuati.
BRAVA! Sono d’accordo
Pillola contraccettiva
Credo che il farmacista debba poter svolgere il suo lavoro consigliando il farmaco più adatto al paziente senza tutte le limitazioni odierne.
senza però volersi sostituire al medico, cosa che vedo fare da parte di troppi colleghi farmacisti, spesso a persone che nemmeno conoscono , e solo per fare cassetto.
Altri:
antibiotico tipo per esempio amoxicillina (non di ultima generazione…) ed eritromicina.
Si al delisting, sempre che in concomitanza aumentino i controlli sulle ricette degli altri medicinali.
Adesso come adesso non c’è controllo.
E stop ai commessi al banco in camice bianco.
Il lavoro in alcune farmacie è quello di passascatole, il cliente chiede Muscoril fiale* e glielo si dà, poco importa se il cliente non ha nessuna conoscenza in materia ma lo prende perchè “nel 1970 gli ha fatto bene” (cit) o gliel’ha suggerito l’estetista. Ovviamente al posto di Muscoril possiamo mettere tavor, gentalyn, tachipirina 1000, tobral, fate Voi.
Aggiungo che vorrei non dispensare antibiotici (che sono la cosa che detesto di più dispensare, dato che si crea farmacoresistenza e si danneggia tutta la comunità), preparazioni iniettabili, benzodiazepine ecc senza ricetta ma ahimè sono dipendente a tempo determinato e non posso permettermi di fare tante storie
Ahime’ e’ cosi’…..Esiste la legislazione cosi detta dei titolari.
Faccio presente pero’ ai dipendenti che, qualore dispensaste un farmaco senza ricetta e questo porti un danno alla persona, l art 445 del cp ve lo beccate voi!
Esatto, ne sono consapevole.
Però le alternative sono due
– dare tutto facendo felice il titolare, rischiando in prima persona e lavorando in maniera non etica, per e guadagnare quei 1400 euro al mese
– non dare niente, stare a casa senza lavoro
Credo sia necessario essere anche realisti! La pillola del giorno dopo libera per maggiorenni e le pillole anticoncezionali sotto prescrizione e magari non ripetibile se in confezione da 3 blister?! Per capire quali farmaci sarebbe oggi necessario portar fuori dalla ricetta bisognerebbe anche guardare oltre i confini nazionali. In Francia e Germania cos’è sotto ricetta e cosa no?!
In ultima analisi andrebbero modificate alcune incongruenze: ad es. Fluimucil 600 sotto ricetta e RespiroFLU o Influlab Fluid 600 integratori vendibili da chiunque.
Meglio far uscire qualche farmaco dal regime prescrittivo (talvolta e solo questione di data di registrazione dell’ AIC) e poi controllare di più i farmaci che rimangono con obbligo di ricetta.
Sono pienamente d’accordo sull’abuso nell’utilizzo di farmaci,ma dal momento che,spesso,nelle farmacie, molti di questi farmaci vengono dispensati anche senza il possesso di ricetta medica,non trovo così scandalosa l’idea di poterli vendere anche nelle parafarmacie.
un farmacista deve poter svolgere la sua professione pienamente siamo abilitati a farlo ,il luogo dove tale professione viene svolta non deve in alcun modo penalizzare il professionista
Ho partecipato al sondaggio ma credo che sia la domanda ad essere posta male, per questi farmaci è importante che ci sia obbligo di ricetta ma è altrettanto importante se non fondamentale che questi farmaci possano essere dispensati anche fuori dalle farmacie (ex. Parafarmacie) sempre per mano di un farmacista che è l’unica figura professionale abilitata alla dispensazione di tali medicinali. Il nodo non è passare da RR a SOP ma far passare le ricette “bianche” (RR, RNR ecc…) anche in Parafarmacia.
Secondo me, tutti i farmaci uguali per principio attivo e dosaggio, ma differenti solo per numero di dosi nella confezione dovrebbero seguire lo stesso tipo di legislazione. Ad esempio, ibuprofene 400mg, o acetilcisteina 600mg, o pantoprazolo 20mg. Essendoci la possibilità di acquistare contemporaneamente più confezioni SOP, non ha senso il limite al numero di unità posologiche dispensabili senza ricetta. Si potrebbe addirittura estendere il ragionamento ai dosaggi superiori (quante volte diciamo “prenda 2 paracetamolo 500mg ed è quasi come prendere uno da 1000mg”?).
Per il discorso contraccettivi orali, più che una ricetta potrebbe essere utile che la persona abbia con sé un certificato di idoneità all’uso, rilasciato una tantum dal ginecologo, in modo che vengano obbligatoriamente fatte tutte le verifiche preliminari.
Secondo me la pillola del giorno dopo o dei 5 giorni dopo dovrebbe essere SOP per tutti, ma accompagnata da un bel predicozzo!
Pillola anticoncezionale, aspirinetta, cardirene e similari
Seguendo la ratio del senso d’essere dei SOP, assolutamente sì a tachipirina 1000, fans alto dosaggio, disinfettanti urinari, fluconazolo orale, antiemetici e antistaminici orali. L’elevato profilo di sicurezza, il contesto di necessità di dispensazione e le competenze del farmacista (che da alcuni commenti sembrano, ahinoi, minimizzate dalla categoria stessa) bastano per valutare l’intervento funzionale all’ottimizzazione dei servizi di distribuzione.
Manca l’opzione “nessuno”, che a quanto pare è invece sostenuta da diversi colleghi….prima di inviare i risultati ad AIFA suggerirei di strutturare il questionario in modo che tutti possano rispondere
In realtà l’opzione “nessuno” non è necessaria, basta votare senza selezionare alcuna opzione. Hai ancora due giorni per esprimere questa tua preferenza!
Siamo farmacisti nati da madre diversa.
La parafarmacia è vista come profumeria/sconto maggiore.
La nostra professione è messa sotto i piedi. Tutta colpa di una casta che solo in italia esiste. Però poi l enpaf ci considera uguali ai proprietari d farmacia. Bisogna continuare a lottare.
tutti, siamo farmacisti o ragionieri? Altrimenti si passino tutti con RNR, così finisce la buffonata della RR!
Tachipirina da 1000 e oki senza ricetta purtroppo sono già quotidianità. Più che delistare bisognerebbe controllare di più. Ci sarebbe meno abuso.
Perché anziché dare tachipirina 1000 e benzodiazepine a volontà pur di far cassetto, non si cerca di istituire un educato ed educativo dialogo con i clienti?
Perché non si spiegano gli effetti collaterali nemmeno così rari, cercando di far capire che stiamo dispensando farmaci e non caramelle?
È già grave il self Service nei corner Farmacia dei supermercati, se continuiamo così il farmaco verrà sempre più inteso come ordinaria presenza nella lista della spesa, invece va usato solo in certe necessità….
Perchè se lo fai dove lavoro io tempo 3 giorni sei a casa.
Perchè se dici alla sciura Maria che serve la ricetta per il Tavor ti dice che glielo danno sempre e si lamenta con il titolare
Se spieghi al cliente come prepararsi per la colonscopia passa il collega piu anziano a dirti “Dino sbrigati”
Io li ho scelti tutti e ci aggiungerei pillole anticoncezionali,alcuni antibiotici ( tipo Augmentin) e gli ansiolitici e non perché credo che sia giusto venderli senza ricetta ma solo perché quando le persone mi chiedono di acquistarli e chiedo la ricetta mi si risponde: ma me li danno sempre, non sapevo servisse! Allora cari titolari ridiamo lustro alla nostra figura professionale, rispettiamo le regole e non facciamo due pesi e due misure:La liberalizzazione dei farmaci di fascia c no ma poi nella Farmacie si possono vendere e basta!
Noi abbiamo la preparazione per consigliare in caso di patologie più semplici. Perché nn possiamo dare un antibiotico ad un cliente con un ascesso evidente o un’ infezione dovuta ad una puntura d insetto? Bisognerebbe battersi per la figura del farmacista prescrittore ( come in Inghilterra) nn continuare a discutere ….nella vita si fanno scelte : continuare ad essere dipendente in una farmacia con un certo ruolo o diventare titolari di se stessi in una parafarmacia con compiti più limitati…nn si può avere tutto!!!
Scusate troppo comodo pretendere l’uscita della fascia c, fatevi un bel mutuo e rilevate una sede da qualche parte. E basta pagliacciate, tutti i farmaci venduti con un equivalente sop a dosaggio inferiore dovrebbero passare in libera vendita
La vera domanda è: perché la gente non vuole andare dal medico? Risposta: perché c’è internet, perché c’è il farmacista “gentile” pronto a dare antibiotici e altri farmaci per creare dipendenze (psicologiche e non), perché si vuole tutto subito e non si vuole fare la tanto noiosa prevenzione. Il vero farmacista ti dice di mettere la sciarpa, non di usare l’augmentin per un mal di gola.
Questi medicinali sono assunti con troppa leggerezza già ora che dovrebbero avere obbligo di ricetta, figurarsi dopo!
Gentalyn e Gentalyn Beta usati come se fossero la stessa cosa, messi anche in zone intime o su ferite sanguinanti.. tobral usato al primo disturbo dell’occhio.. monuril richiesto per “un leggero fastidio” senza nemmeno un antibiogramma…
Ci sono già i medici che prescrivono antibiotici “a caso”, dare la scelta in mano al farmacista anche no.
L’industria farmaceutica, negli anni, ha messo in vendita un sacco di prodotti (dispositivi, parafarmaci ecc) che funzionano egregiamente per le patologie minori, perchè richiedere l’eliminazione dalla fascia C di medicinali?
Educate i vostri pazienti ad assumere correttamente i medicinali, così si fa prevenzione d’abuso