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Farmacista libero professionista: quale tariffa chiedere?

Molti colleghi interessati alla libera professione ci hanno chiesto informazioni sulle tariffe da praticare alle farmacie clienti. La risposta sembra essere arrivata con il recente decreto Lorenzin sull'aggiornamento del tariffario galenico e notturno: almeno 25,50 €/ora.

Farmacista libero professionista: quale tariffa chiedere?

Farmacisti al Lavoro

Quale tariffa dovrebbe chiedere un libero professionista alla farmacia sua cliente?

In vari articoli su questo blog ci siamo occupati della libera professione in farmacia, fornendo indicazioni su come iniziare e descrivendo i vantaggi di questa scelta, sia dal punto di vista economico che di organizzazione del proprio tempo libero. Molti colleghi interessati ci hanno scritto per avere più informazioni e alcuni hanno già scelto di intraprendere questo percorso. Uno dei punti sui quali abbiamo ricevuto maggiori richieste di chiarimenti è il seguente: quale tariffa chiedere? La risposta potrebbe essere arrivata con il DL 22/09/17. 

Estratto del DL 22/09/17.

Non esiste un codice ATECO di riferimento per il libero professionista, figuriamoci un tariffario minimo.

Chiariamo subito una cosa: non esiste un tariffario minimo al quale i farmacisti liberi professionisti possano fare riferimento. D’altra parte non esiste nemmeno un codice ATECO che individui la figura del farmacista libero professionista che quindi, su indicazione dell’ENPAF (delibera del 01/02/2005), deve utilizzare il codice 749099 delle “altre attività professionali” non altrimenti classificabili. Un’indicazione è però arrivata, indirettamente, con il Decreto Legge del 22 Settembre 2017 che ha aggiornato il tariffario galenico e il diritto di chiamata notturno, adeguandolo finalmente dopo 24 anni. Infatti, nello stabilire questo tariffario le parti in causa hanno stabilito che il costo di un farmacista collaboratore è pari a 0,425 € al minuto, ovvero 25,50 €/ora.

Il DL 22/09/17 stabilisce tuttavia che il costo di un farmacista collaboratore è pari a 25,50 €/ ora.

Molti farmacisti dipendenti storceranno il naso di fronte a questo dato, chiedendosi: “Come è possibile allora che io guadagni meno di dieci euro netti?” Purtroppo, avevamo risposto a questa domanda in un nostro precedente approfondimento, cercando di capire quale sia il vero costo di un farmacista collaboratore per la farmacia. La cifra che avevamo calcolato, per dovere di precisione, era addirittura inferiore a quella stimata dal Ministero assieme alle parti in causa nel redigere il decreto, di circa il 10-15% a seconda dell’anzianità di servizio del farmacista. Questo calcolo, disarmante per i farmacisti collaboratori, puo’ invece rappresentare un punto di partenza nelle trattative tra il farmacista libero professionista e il titolare che necessita dei suoi servigi, in quanto è ovvio che un farmacista libero professionista, non godendo di alcuna tutela dal punto di vista contrattuale, dovrebbe chiedere una tariffa almeno pari al costo di un dipendente. Chiaramente, questa cifra tenderà a salire nel caso di un farmacista di grande esperienza e capacità, e magari sarà più vicina al minimo per un farmacista neolaureato, anche se come avevamo visto in una precedente consulenza noi di Farmacisti Al Lavoro sconsigliamo ai giovani neolaureati di iniziare a lavorare con partita IVA, senza prima aver fatto un po’ di gavetta. Buon lavoro a tutti i farmacisti!

7 Commenti

  1. Cioè 25,50 € a fronte di 10 € lorde che prendono i dipendenti?

    Sono al corrente che ognuno possa fissare il prezzo che vuole e francamente ne sarei felice, ma: ha funzionato a qualcuno?

    • Lavoro da 2005 come libera professionista e 24€/h non li applicavo neanche allora. Dieta partiti al tempo con 26/28 €/h a asconda della tipologia di lavoro. Ora le cifre si sono nettamente alzate.

        • Dipende dal lavoro richiesto e dalla distanza da casa. Vicino e lavoro tranquillo ( farmacia ben organizzata con poche entrate giornaliere in termini di persone sono sui 33. Poi si sale fino. 45 per distanza/impegno/direzione/ domeniche o orari oltre le 19:30 ecc. la tariffa però deve essere adeguata alle capacità del farmacista. Quindi è bene ascoltare il feedback di clienti ma soprattutto colleghi più anziani. Se parti con una cifra troppo alta rispetto alle tue capacità ti tagli fuori dal mercato. Ho colleghe molto più giovani di me ma più brave in alcuni aspetti che applicano tariffe più alte delle mie e non sono mai senza lavoro.

  2. Io da sette anni lavoro in libera professione e pur avendo 20 anni alle spalle di esperienza , all’inizio ho chiesto poco 20 €sbagliando. Adesso non riesco ad ottenere un aumento dato che passo 36 ore nella stessa farmacia.

  3. Domanda, avendo partita iva ed essendomi stato chiesto di fare il notturno dal primo gennaio ed avendo grande esperienza inoltre il posto non lontanissimo quale tariffa sarebbe onesta da chiedere considerato il periodo? Grazie

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