Qual è l’esperienza che possono vantare farmacisti per quanto riguarda le abilità comunicative? E cosa insegnano loro, in questo ambito, i corsi di studio in Farmacia? Per cercare di rispondere a queste domande un gruppo di ricercatori dell’università di Birmingham e del King’s College di Londra, nel Regno Unito, ha svolto un’analisi intitolata “Communications Skills in the Pharmacy Profession: A Cross Sectional Survey of UK Registered Pharmacists and Pharmacy Educators”.
Il paper è stato pubblicato dalla US National Library of Medicine dei National Institutes of Health. Esso si basa su due sondaggi sono stati effettuati tra i professionisti. Il primo è stato inviato ad un gruppo di farmacisti in attività, con l’obiettivo di esaminare quali sia il loro grado di capacità comunicative, nonché l’interesse che essi manifestano nei confronti delle tecniche utili per migliorare le consulenze offerte pazienti.
Il secondo, invece, ha coinvolto le Schools of Pharmacy (Scuole di Farmacia) del Regno Unito, al fine di comprendere in che modo l’argomento venga trattato nell’ambito dei piani didattici. Al primo questionario hanno risposto in tutto 109 farmacisti: di questi, il 44% ha affermato di aver continuato a sviluppare le proprie capacità comunicative professionali dopo aver conseguito la laurea. Il 65,4%, tuttavia, ha dichiarato di non conoscere specifiche tecniche legate alla fase di consulenza.
Ai farmacisti è stato chiesto anche quale fosse l’argomento maggiormente toccato durante i colloqui con i clienti: al primo posto si è classificato il tema dell’aderenza alle terapie. Infine, i farmacisti hanno manifestato la necessità di poter ottenere ulteriori formazioni in determinate aree cliniche, come ad esempio nel settore dei disturbi mentali. A partecipare al secondo sondaggio, sono state invece 18 delle Scuole di Farmacia presenti in Gran Bretagna. Tutte hanno affermato che nei corsi di studio proposti agli studenti sono presenti anche insegnamenti che affrontano i metodi di comunicazione nel corso dei consulti.
«Questa prima analisi nazionale sul tema ha mostrato che i nuovi laureati hanno ottenuto una preparazione maggiore in tema di comunicazione rispetto a coloro che sono entrati nella professione in passato. In generale, i farmacisti che hanno partecipato hanno spiegato di avvertire la necessità di migliorare le proprie capacità, al fine di rendere più efficaci i consigli forniti ai pazienti.
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Ho letto con interesse questo vostro articolo in cui si evidenzia la ‘necessità’ di un approfondimento e miglioramento delle espressioni e delle modalità di comunicazione del farmacista.
E sono contento che finalmente non sia io solo ad occuparsi di questo ma sia caldeggiato il pensiero da università prestigiose.
Da 5 anni ricerco ogni modalità che permetta di elevare dal punto di vista linguistico gli standard medi del professionista sanitario, facendo attenzione al linguaggio di precisione in sanità.
Vi invito a leggere la mia pagina, magari per trovare spunti utili a sostegno delle vostre tesi già descritte.
https://m.facebook.com/albertojankoverginecoach
Buona giornata.