L’ordine dei farmacisti del Canton Ticino al 30 aprile 2019 ha visto i suoi iscritti ridursi del 10% rispetto all’anno precedente. Le cause di tale diminuzione possono essere attribuite a due recenti novità che hanno cambiato le carte in tavola. A darne notizia è il giornale locale Ticino Online 20 minuti. Secondo quanto riferito, infatti, un aggiornamento della banca dati dell’Ordine, ha ridotto di 51 unità il numero dei farmacisti presenti sul territorio. Non si tratta però, come si potrebbe pensare di primo acchito, di una massiccia radiazione dall’albo, bensì di una necessaria riorganizzazione tecnica. A fornire dettagli sull’operazione è Federico Tamò, portavoce dell’Ordine dei farmacisti del Cantone Ticino (Ofct), il quale evidenzia che «c’erano nomi non più attuali che sono stati tolti».
In aggiunta a ciò, l’ulteriore novità che ha determinato maggiore impatto sulla flessione del numero di iscritti è la nuova legge in materia di professioni mediche, la quale ha interrotto l’annuale afflusso di una trentina di farmacisti italiani. Questi ultimi infatti, una volta ammessi al libero esercizio, erano abilitati ad effettuare sostituzioni oltre frontiera. «A partire dal 2014 – evidenzia a Ticino Online il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini – questo fenomeno si era intensificato, creando anche qualche preoccupazione nel settore e un rischio di dumping salariale». Le conseguenze della nuova legislazione sul settore sono state notevoli. L’entrata in vigore della nuova legge e il relativo obbligo di perfezionamento professionale hanno dunque limitato l’arrivo in Ticino di farmacisti provenienti dall’Italia.
A fronte della suddetta riorganizzazione oggi il Ticino conta 568 farmacisti in libero servizio e 200 farmacie. Secondo il farmacista cantonale questi numeri risultano essere in linea con le esigenze del territorio e rispondono al bisogno di «garantire ai neolaureati locali l’accesso ai posti di perfezionamento». Nessun cambiamento invece per la categoria degli assistenti di farmacia, che rimane stabile su una media di 35 operatori l’anno. Sebbene il numero dei diplomati del 2018 sia più del doppio rispetto all’anno precedente, questo incremento non è da attribuirsi ad una crescita della domanda, ma al fatto che il 2017 ha visto un consistente numero di candidati bocciati, trovatisi costretti a ripetere l’esame l’anno successivo. Si conferma così la necessità della presenza di ambedue le figure professionali, farmacista e assistente, due ruoli distinti e complementari che insieme assicurano il corretto svolgimento della funzione della farmacia nella società.
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complimenti per l’articolo informativo. Avrei una domanda; ho fatto le pratiche per il riconoscimento della laurea 4 anni fa circa, ed è stato tutto confermato. Attualmente se mai dovessi trovare posto in Svizzera, é richiesta qualche ulteriore procedura? Grazie