“Medication review and medicines use review” è un nuovo manuale dell’International pharmaceutical federation (Fip), relativo al ruolo del farmacista nel prevenire gli errori terapeutici e gli eventi avversi nell’uso dei farmaci da parte dei pazienti. L’esigenza di assistere i cittadini nella gestione dei medicinali nasce da una serie di dati allarmanti, presentati in questa pubblicazione, secondo cui, «si stima che l’incidenza degli eventi avversi dovuti ai medicinali sia ora paragonabile a quella di malattie diffuse, come la malaria o la tubercolosi. L’impatto degli errori terapeutici rappresenta anche un onere per i sistemi sanitari, con un costo annuo a essi associato stimato in 42 miliardi di dollari in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, almeno un decesso al giorno è causato da errori terapeutici». La Fip sottolinea che, nella stragrande maggioranza dei casi, questo fenomeno può però essere prevenuto ed evidenzia l’urgenza di mettere in atto uno sforzo comune e coordinato per affrontare efficacemente il problema».
Farmacisti in primo piano.
“Farmaci senza danno” è una sfida globale lanciata nel 2017 dall’Oms, con l’obiettivo di ridurre del 50% i danni legati ai farmaci entro cinque anni. Per raggiungere questo obiettivo, la Fip mette in evidenza il ruolo strategico dei farmacisti, professionisti sanitari essenziali per affrontare gli errori terapeutici: «La loro accessibilità consente di interagire, consigliare ed educare i pazienti attraverso un rapporto di fiducia. Inoltre, grazie alla loro esperienza relativa ai medicinali, i farmacisti possono rilevare problemi potenziali ed effettivi correlati ai farmaci e suggerire interventi clinici basati sull’evidenza per ottimizzare la terapia farmacologica e ridurre il rischio di errori. Il ruolo dei farmacisti come parte del team sanitario nella comunità, nelle cure primarie, negli ospedali e in altre strutture sanitarie consente anche di contribuire in modo significativo a ridurre i danni correlati ai farmaci. In risposta al lancio di “Farmaci senza danno”, la Fip ha pubblicato un documento di riferimento sul ruolo del farmacista nella sicurezza del paziente, facendo eco alla richiesta di un maggiore coinvolgimento di questo professionista all’interno del team di assistenza sanitaria per ottimizzare la terapia farmacologica».
Un toolkit aggiornato.
Quest’ultimo manuale è un aggiornamento del toolkit “Medicines use review” (Mur), pubblicato dalla Fip a dicembre 2020. In questo nuovo documento si uniscono contenuti relativi alla “Medication review” (Mr), ovvero il servizio che prevede la rivalutazione, da parte del team sanitario, dei farmaci che un paziente sta già usando, per ottimizzare fattori clinici, umani ed economici della terapia, e il “Medicines use review” (Mur), ovvero una valutazione volta a migliorare l’uso dei farmaci e l’effettiva aderenza terapeutica dei trattamenti. «Questo toolkit – spiega la Fip – funge da guida pratica di riferimento per implementare e condurre in modo ottimale l’Mr e l’Mur. Include strumenti di implementazione dei servizi che possono essere utilizzati direttamente o adattati alle esigenze del paziente nella pratica clinica». Il testo spiega nel dettaglio il significato e le differenze tra Mr e Mur, ne descrive le applicazioni pratiche nel lavoro del farmacista e ne evidenzia l’impatto clinico, economico e umano. Vengono poi spiegati, passo per passo, i processi operativi relativi a entrambe le pratiche con tabelle ed esempi di format che possono essere usati per seguire l’aderenza terapeutica del paziente.
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