L’International pharmaceutical federation (Fip) ha pubblicato un report con una panoramica sul ruolo dei farmacisti nell’effettuazione di test diagnostici di point-of-care (Poct) e su come tale tecnologia possa migliorare l’assistenza ai pazienti e l’efficienza del sistema sanitario attraverso team interprofessionali di cura. I servizi Poct eseguiti nelle farmacie o nei laboratori di biologia clinica – dove molti farmacisti operano in diverse parti del mondo –, per lo screening, il monitoraggio o la valutazione di malattie acute o croniche, servono ad aumentare la consapevolezza dei pazienti sull’importanza di tali test per la diagnosi precoce delle malattie e l’appropriato invio ad altri professionisti sanitari, a migliorare la sicurezza dei farmaci e a informare sull’uso responsabile dei medicinali.
Poct nelle farmacie per un maggiore coinvolgimento dei farmacisti
I test Poct possono essere inquadrati nell’ambito della gestione del triage dei pazienti, dando la possibilità di identificare coloro che potrebbero aver bisogno di ulteriore attenzione medica. I servizi Poct possono ampliare il ruolo dei professionisti della farmacia in quanto operatori sanitari, consentendo e informando l’inizio, l’aggiustamento o l’interruzione di determinati farmaci e la fornitura di informazioni sanitarie e consulenza. Ciò offre ai farmacisti l’opportunità di essere più direttamente coinvolti con i pazienti in termini di monitoraggio e gestione della loro cura. Il report della Fip, dunque, si basa sulla revisione della letteratura esistente, su un sondaggio e sulla raccolta di case study specificamente realizzati per coinvolgere le organizzazioni membri della Fip.
Evidenze scientifiche e barriere all’implementazione dei servizi Poct nelle farmacie
Dalla revisione della letteratura è emerso che i servizi Poct sono correlati agli outcomes salutistici, a risparmi economici, all’aumento dell’efficienza del sistema sanitario, e alla riduzione del carico su altri settori sanitari. Sono state identificate diverse barriere che impediscono ai farmacisti e ai membri del loro team di fornire questi servizi in modo efficace. I dati raccolti da 22 paesi, 11 case study e dall’insight board hanno evidenziato che, mentre la maggior parte dei paesi che supportano l’implementazione dei servizi Poct hanno standard professionali in atto, le specificità di tali standard e i quadri di remunerazione di supporto variano notevolmente. I dati hanno anche evidenziano le sfide affrontate dai farmacisti che desiderano implementare i servizi Poct e mostrano che rimane cruciale promuovere un ethos collaborativo tra gli altri membri del team di assistenza sanitaria primaria e i farmacisti. Si rimanda al report integrale nella sezione “Documenti allegati”.
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