L’ultima relazione del Pharmaceutical group of the european union (Pgeu) sulle carenze di farmaci, pubblicata il 29 gennaio 2025, ha confermato il perdurante e rilevante impatto di tale problematica in tutto il territorio europeo. Negli ultimi dodici mesi, le farmacie hanno affrontato elevati livelli di carenze, con il 61% dei paesi che riporta una situazione non migliorata rispetto all’indagine dell’anno precedente, la quale rappresentava già un riferimento eccezionalmente alto per il fenomeno. L’indagine del 2024 ha messo in luce una tendenza preoccupante: il tempo che i farmacisti dedicano alla gestione delle carenze di medicinali continua ad aumentare, con i farmacisti comunitari europei che attualmente impiegano circa 11 ore a settimana per affrontare la problematica. È evidente come il considerevole impegno temporale sottrae risorse da altri servizi sanitari essenziali, ma rimane fondamentale per garantire ai pazienti l’assistenza di cui necessitano.
Valorizzare l’expertise dei farmacisti
Gli sforzi dei farmacisti per mitigare l’impatto delle carenze comprendono la consulenza ai pazienti sulle alternative disponibili, il reperimento e l’approvvigionamento di medicinali alternativi, la collaborazione con i medici prescrittori per identificare opzioni adeguate e la negoziazione del rimborso con gli enti pagatori per i trattamenti sostitutivi.
Situazione “inaccettabile” per pazienti, farmacisti e prescrittori
Clare Fitzell, presidente del Pgeu, ha osservato che «abbiamo raggiunto uno stato stazionario che risulta inaccettabile per pazienti, farmacisti e prescrittori: le carenze non stanno peggiorando, ma nemmeno si stanno risolvendo. Dietro ogni carenza di farmaci c’è un paziente ansioso e il suo diligente farmacista che cerca alternative e soluzioni. Alcuni paesi hanno agevolato i farmacisti attraverso il loro quadro normativo per trovare una gamma più ampia di soluzioni per i pazienti, come la sostituzione generica e terapeutica, che fornisce una soluzione più tempestiva per i pazienti e sfrutta l’expertise del farmacista. Questa è una delle importanti misure che abbiamo proposto di considerare nella nostra ultima posizione sulle azioni proattive per affrontare le carenze di medicinali».
Documenti allegati
© Riproduzione riservata