Il Pharmaceutical group of the european union (Pgeu) che rappresenta oltre 500mila farmacisti e 200mila farmacie in 33 Paesi europei, confermandosi come voce autorevole nel settore sanitario. La missione dell’organizzazione è promuovere il riconoscimento dei farmacisti come professionisti chiave nei sistemi sanitari, garantendo un accesso sicuro ed efficace ai medicinali. Con presenza capillare sul territorio, le farmacie di comunità sono spesso il primo punto di contatto tra pazienti e servizi sanitari, offrendo consulenza specializzata e interventi di salute pubblica.
Dalle carenze farmaceutiche alla collaborazione istituzionale
Nel 2024, la carenza di medicinali ha rappresentato una sfida prioritaria per i farmacisti europei. Il Pgeu ha partecipato attivamente alla Critical medicines alliance, contribuendo alle discussioni tecniche per mitigare le interruzioni della catena di approvvigionamento. L’organizzazione ha sollecitato politiche europee più resilienti, sottolineando l’importanza di una maggiore trasparenza e coordinamento tra Stati membri. Un altro ambito di intervento è stata la farmacovigilanza, con il coinvolgimento del Pgeu nelle iniziative dell’Ema per ottimizzare le misure di minimizzazione del rischio legate all’uso dei farmaci.
Innovazione e prospettive future per la professione farmaceutica
Il Pgeu ha delineato una roadmap per il 2025, concentrandosi su temi critici come la resistenza antimicrobica, l’implementazione dello Spazio europeo dei dati sanitari (Ehds) e l’integrazione dell’intelligenza artificiale in farmacia. La riforma della legislazione farmaceutica europea sarà un’opportunità per rafforzare il ruolo dei farmacisti nella prevenzione e nella gestione delle malattie croniche. Inoltre, l’organizzazione continuerà a promuovere servizi avanzati, come le vaccinazioni e lo screening, per alleggerire la pressione sui sistemi sanitari nazionali. La sfida delle carenze di personale rimane centrale, con richieste di investimenti nella formazione e migliori condizioni lavorative per garantire la sostenibilità della professione.
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