La Federazione farmaceutica internazionale ha pubblicato un rapporto che ha esaminato il contributo della professione dei farmacisti nella gestione di situazioni di crisi a livello mondiale. Il rapporto, curato dal team Fip Humanityrx sotto la direzione di Dalia Bajis, ha raccolto una serie di casi studio relativi a differenti nazioni per fornire la panoramica sulle risposte attivate dalle farmacie di fronte a eventi catastrofici, siano essi naturali o causati dall’uomo. I casi selezionati hanno coperto l’arco temporale degli anni recenti, con le strategie messe in campo.
Tipologie di crisi e risposte dei farmacisti
Il documento ha esaminato interventi dei farmacisti in scenari molto eterogenei, tra cui il terremoto in Turchia del 2023. Sono stati presi in considerazione anche il ciclone che ha colpito la Nuova Zelanda nel 2023 e l’eruzione vulcanica in Spagna del 2022. Per ogni evento, il rapporto ha descritto le azioni intraprese dai farmacisti sul territorio. In Libano, ad esempio, è stato analizzato l’approccio professionale durante un’epidemia di colera nel 2022. Altri casi hanno considerato le inondazioni in Spagna nel 2024 e i terremoti verificatisi in Giappone in diversi anni. Non mancano esempi relativi a crisi sociali, come i disordini e i saccheggi in Sudafrica nel 2021.
Apprendimenti e prospettive future
La parte conclusiva del rapporto della Federazione ha sintetizzato gli elementi che hanno facilitato le operazioni di soccorso e le difficoltà incontrate dai farmacisti. È stata presentata la rassegna delle necessità emerse, delle collaborazioni attivate e del supporto della Fip alle sue associazioni membri durante le emergenze. La sezione dedicata alle lezioni apprese mira a capitalizzare l’esperienza maturata per migliorare la preparazione futura. Il documento si propone come uno strumento per condividere conoscenze e esperienze tra i professionisti del settore a livello globale, per ottimizzare le risposte dei farmacisti in contesti di crisi umanitaria.
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