Per mantenere alta l’attenzione sulla problematica dell’antibiotico-resistenza, ma anche per diffondere le conoscenze pratiche legate ai vari aspetti che la caratterizzano, la Food and drug administration (Fda), ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha diffuso sulle pagine del proprio portale una campagna informativa destinata agli utenti finali. Diversi i punti affrontati nel documento. Tra questi, la presa di coscienza che si tratta di un problema di salute pubblica, diffuso a livello globale, ed inoltre ulteriori chiarimenti sulla differenza tra batteri e virus, ma anche su quando usare o non usare gli antibiotici. Nel documento, inoltre, la Fda pone l’attenzione ai comportamenti da seguire qualora i pazienti comincino una terapia antibatterica. Nel dettaglio, che tali medicinali vanno presi come da prescrizione del medico, che è indispensabile non saltare le dosi, che gli antibiotici non vanno conservati per un utilizzo futuro, che non vanno somministrati se sono prescritti ad altre persone. Infine, un altro suggerimento destinato ai pazienti, quello di avere un contatto diretto con i professionisti della salute, ed infine che ogni medicinale ha effetti collaterali.
In merito all’antibiotico-resistenza, l’ente statunitense ricorda inoltre quali siano le azioni in corso d’opera per contrastare il problema: approvazione di nuovi antibiotici, norme di etichettatura che riguardano il corretto uso degli antibiotici, collaborazioni per promuovere la consapevolezza del pubblico, incoraggiamento lo sviluppo di nuovi antibiotici, laddove questi ultimi non dovessero più essere sufficienti a combattere le infezioni sostenute da batteri resistenti. Quanto alla situazione in Europa, lo scorso maggio l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) aveva reso noto di aprire il dialogo con i produttori dei farmaci antibiotici attraverso la sua Innovation task force (Itf), per favorire approcci terapeutici per il trattamento o la prevenzione di infezioni batteriche e fungine. «L’Itf – aveva spiegato l’Agenzia – faciliterà l’interazione precoce e discussioni ad ampio raggio tra gli innovatori e le autorità di regolamentazione, che aiuteranno l’orientamento dei produttori e il successivo utilizzo di strumenti normativi formali come i consigli scientifici dell’Ema».
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Ma è proprio così impensabile che in Italia, al fine di ridurre l’antibiotico-resistenza, gli antibiotici per uso sistemico siano dispensati con Ricetta NON Ripetibile?