Il ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato le disposizioni relative alla conduzione degli esami di Stato 2023 per l’acquisizione dell’abilitazione nella professione di farmacista, come riportato da FarmaciaVirtuale.it. Due sessioni sono previste, con la prima prevista per l’apertura il 26 luglio e la seconda fissata per il 16 novembre. Le iscrizioni per la sessione iniziale devono essere inviate non oltre il 23 giugno, mentre le candidature per la seconda sessione devono essere ricevute prima del 20 ottobre 2023. Il Ministero ha chiarito che «i candidati che hanno ottenuto il titolo accademico necessario entro il termine previsto per ciascuna sessione, in base alle chiamate effettuate dalle singole università in relazione alle date stabilite per le cerimonie di laurea, possono partecipare». In riferimento alla conduzione degli esami, il Ministero ha stabilito che «nonostante le disposizioni legislative attuali, la prima e la seconda sessione dell’anno 2023 degli esami di Stato per l’abilitazione alla pratica delle professioni elencate all’articolo 1 sono costituite da un unico esame orale da condurre a distanza o fisicamente nelle sedi indicate nella Tabella allegata».
I dettagli sull’ammissione agli esami di Stato 2023.
La candidatura deve essere presentata entro i termini previsti «presso la segreteria dell’università o istituto di istruzione superiore presso il quale i candidati intendono sostenere gli esami». Inoltre, «non può essere tenuto l’esame per più di una delle professioni citate nell’articolo 1 in ogni sessione», che include odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare. Inoltre «i candidati che hanno richiesto di partecipare alla prima sessione e che non sono stati in grado di partecipare agli esami possono presentare una nuova candidatura per la seconda sessione entro la data prevista del 19 ottobre 2023, riferendosi alla documentazione già allegata alla domanda precedente». Ulteriori dettagli possono essere trovati nell’ordinanza pubblicata nella sezione “Documenti allegati” o sul sito del Ministero.
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