Enpaf, non applicazione dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali per i farmacisti

La delibera Enpaf stabilisce che i farmacisti iscritti all’ente non possono utilizzare lo stralcio automatico delle cartelle esattoriali.

L’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei farmacisti (Enpaf) ha pubblicato una delibera che stabilisce la non applicazione dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali. Lo stralcio automatico delle cartelle è un meccanismo che consente di cancellare, in modo automatico, le cartelle esattoriali che non sono state pagate entro un certo periodo di tempo, al fine di semplificare le procedure di recupero crediti.

L’Enpaf ha ritenuto opportuno non applicare questa procedura ai propri iscritti, i quali sono tenuti a rispettare precise regole e standard deontologici che non consentono l’utilizzo di strumenti automatici per la gestione delle cartelle esattoriali. In particolare, la delibera Enpaf stabilisce che l’utilizzo dello stralcio automatico delle cartelle risulta incompatibile con la deontologia professionale dei farmacisti e con il loro ruolo di pubblici ufficiali, in quanto potrebbe comportare la cancellazione di cartelle esattoriali relative a crediti legittimi che devono essere recuperati.

L’Ente ha poi sottolineato che l’applicazione dello stralcio automatico delle cartelle potrebbe generare una riduzione delle entrate e una perdita di credibilità dell’ente nei confronti delle istituzioni, dei creditori e della società in generale. Inoltre l’Enpaf ha stabilito che i propri iscritti devono utilizzare strumenti di gestione delle cartelle esattoriali che garantiscano il rispetto dei principi deontologici e che consentano di identificare in modo preciso le cartelle da cancellare, evitando la cancellazione di cartelle relative a crediti legittimi.

Approvato il Piano nazionale Aifa di contrasto all’antibiotico-resistenza

L’Aifa ha approvato un nuovo piano per il contrasto al fenomeno dell’antibiotico-resistenza. I dettagli del documento allegato.

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha recentemente approvato un nuovo piano nazionale per contrastare la resistenza agli antibiotici. Questo piano ha come obiettivo principale di prevenire la diffusione della resistenza agli antibiotici, che rappresenta una minaccia sempre più urgente per la salute pubblica. Come è noto, la resistenza agli antibiotici è un fenomeno che si verifica quando i batteri diventano resistenti ai farmaci utilizzati per combatterli. Ciò significa che gli antibiotici tradizionali potrebbero diventare inefficaci contro le infezioni, rendendo più difficile il trattamento e aumentando il rischio di complicazioni e morte.

Il Piano Aifa di contrasto all’antibiotico-resistenza.

Il nuovo piano dell’Aifa prevede una serie di misure per contrastare la resistenza agli antibiotici. Innanzitutto, promuoverà pratiche sane per l’uso degli antibiotici, come la prescrizione di questi farmaci solo in caso di effettiva necessità e la scelta di antibiotici adeguati per ogni tipo di infezione. Inoltre, sosterrà la ricerca di nuove soluzioni per combattere le infezioni resistenti, come l’utilizzo di nuovi antibiotici e di tecniche alternative per il trattamento delle infezioni. Il piano prevede anche di sensibilizzare il pubblico sulla questione della resistenza agli antibiotici, fornendo informazioni su come evitare l’uso eccessivo e inappropriato di questi farmaci. L’Aifa intende anche lavorare con le autorità sanitarie, i medici e altre figure professionali per garantire un uso appropriato degli antibiotici.

Monitoraggio della resistenza agli antibiotici.

Il piano dell’Aifa prevede il monitoraggio della resistenza agli antibiotici per identificare le aree a maggior rischio e per sviluppare interventi mirati. Sarà inoltre necessario lavorare a livello internazionale per affrontare la questione della resistenza agli antibiotici, in quanto si tratta di un problema globale che richiede un’azione coordinata a livello mondiale. In conclusione, il nuovo piano dell’Aifa per il contrasto alla resistenza agli antibiotici rappresenta un importante passo in avanti per garantire un futuro più sano per tutti. Con le sue misure mirate e il suo impegno a livello nazionale e internazionale, questo piano fornirà una solida base per prevenire la diffusione della resistenza agli antibiotici e per garantire la sicurezza degli antibiotici per la popolazione.

Sintomi da reflusso, la guida della Fip sul consiglio del farmacista

“Managing reflux symptoms in the community pharmacy” è una nuova risorsa dell”International pharmaceutical federation (Fip) per i farmacisti.

Nell’ottica di offrire ai farmacisti strumenti aggiornati per rispondere in modo professionale alle esigenze dei pazienti, l’International pharmaceutical federation (Fip) ha realizzato la guida rapida “Managing reflux symptoms in the community pharmacy”. Si tratta di un testo che analizza il reflusso partendo dalle possibili cause del disturbo, passando poi a esaminare le tipologie di sintomi riferiti dai pazienti. Il testo propone le modalità per effettuare un triage corretto così da stabilire l’intervento farmacologico più appropriato, spesso reperibile tra i medicinali di automedicazione. La Fip dedica inoltre una sezione agli accorgimenti non farmacologici per ridurre gli episodi e i sintomi da reflusso che il farmacista deve riferire ai pazienti abbinando al consiglio farmacologico una serie di raccomandazioni sullo stile di vita più adeguato. «Il reflusso – dichiara Rúben Viegas, autore della guida – è frequente nella comunità e dare consigli su questa condizione fa parte della pratica quotidiana dei farmacisti. I sintomi del reflusso possono essere influenzati da vari aspetti dello stile di vita, tra cui la dieta e il peso corporeo, ed è importante considerare le modifiche dei fattori di rischio e dei comportamenti che possono aumentare la frequenza, la gravità e l’entità dei disturbi».

Sintomi e cause del reflusso.

Come spiega nel dettaglio la guida della Fip, i sintomi da gestire in caso di reflusso possono essere di tipo addominale (come gonfiore, dolore o crampi), oppure manifestarsi come nausea o vomito, bruciore di stomaco dovuto a reflusso acido, dolore toracico, difficoltà a deglutire (disfagia), rigurgito (cibo che ritorna in bocca dall’esofago) e perdita di appetito a causa del disagio. Altri sintomi correlati includono tosse, mal di gola e raucedine dovuta alla presenza di acido in gola. I fattori di rischio più comuni per la malattia da reflusso sono da ricondurre all’alimentazione troppo ricca di grassi, spezie, cibi e bevande irritanti, al sovrappeso, al fumo, all’età avanzata e all’inattività fisica, insieme ad alcune condizioni di salute mentale come ansia o depressione. Ognuno di questi fattori è illustrato in modo scientifico nella guida, dove viene inoltre specificato che, in caso di presenza continua di reflusso, la causa potrebbe essere l’ulcera peptica associata a Helicobacter pylori, che merita un trattamento esteso con antibiotici e va quindi indagata dal medico.

L’approccio farmacologico.

Le classi di farmaci più utilizzate nella cura del reflusso sono gli antiacidi, gli alginati, gli antistaminici e gli inibitori della pompa protonica. «I farmacisti – spiega la Fip – possono fornire soluzioni efficaci per i sintomi del reflusso poiché interagiscono frequentemente con i pazienti e, in alcune parti del mondo, hanno accesso ai loro dati sui farmaci. Essi dovrebbero sapere che i medicinali usati per alleviare i sintomi del reflusso possono alterare significativamente il pH dello stomaco, che a sua volta può interferire con l’assorbimento di altri farmaci. Alcuni di questi medicinali sono disponibili senza ricetta medica in certi paesi e giurisdizioni, ma potrebbe essere necessaria una prescrizione in altri». Viene poi raccomandato di accompagnare il consiglio farmacologico a un’educazione sullo stile di vita per supportarne l’effetto e di limitare l’uso dei farmaci a periodi brevi. L’assunzione cronica, infatti, dovrebbe essere considerato solo a seguito di prescrizione medica.

Ecm farmacisti, è partito il corso pluritematico dell’Ordine di Roma

Il 23 gennaio 2023 è stato inaugurato il corso di aggiornamento pluritematico a cura dall’Ordine dei farmacisti di Roma.

Lo scorso 23 gennaio si è aperta la diciassettesima edizione del Corso di aggiornamento pluritematico, organizzato dall’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma. A farlo sapere è stato lo stesso Ordine, in un articolo apparso su FarmaciaVirtuale.it. Le lezioni si svolgeranno di lunedì, a partire dalle 20.00, nell’aula magna del Rettorato dell’Università Sapienza. La partecipazione permette di acquisire 21 crediti Ecm. In occasione dell’incontro inaugurale del 23 gennaio si è svolta una tavola rotonda sul tema “Formazione, lavoro, previdenza e welfare integrativo dopo l’emergenza sanitaria”. Sono intervenuti Emilio Croce, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Roma, Carlo della Rocca, preside della facoltà di Farmacia e Medicina Università Roma Sapienza, Romano Silvestri, direttore della Scuola di specializzazione in Farmacia ospedaliera Università Roma Sapienza, Maurizio Pace, presidente della Fondazione Farma Academy e segretario Fofi, Marco Lazzaro, direttore generale dell’Enpaf e Massimo Scaccabarozzi, direttore On Radar. ha concluso l’On. Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero della Salute.

Gli incontri previsti per la formazione.

Lunedì 30 gennaio si terrà una lezione intitolata “Il farmacista di fronte al paziente oncologico: problematiche emergenti e farmaci innovativi”, tenuta da Paola Gazzaniga, professore ordinario di Oncologia molecolare e Patologia generale presso la facoltà di Farmacia Università Roma Sapienza e Antonello Mai, professore ordinario di Chimica farmaceutica e Tossicologia Università Roma Sapienza. Il 13 febbraio sarà la volta della sessione su “I malanni respiratori stagionali: come orientarsi nella risposta appropriata al paziente”, condotta da Giovanni Carriere, otorinolaringoiatra e Matteo Siciliano, pneumologo ricercatore all’Università Cattolica Sacro Cuore Roma. Il 27 febbraio saranno invece affrontati due temi. Il primo, focalizzato su “L’uso appropriato degli antibiotici”, sarà tenuto da Nicola Petrosillo, responsabile del Servizio controllo infezioni e consulenze infettivologiche del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Roma, mentre il secondo tema, “Infezioni nosocomiali da batteri Mdr: una pandemia oscurata dal Covid”, sarà trattato da Massimo Ciccozzi, direttore dell’unità di epidemiologia molecolare Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Roma.

Il calendario di marzo.

Le lezioni proseguiranno il 6 marzo con una lezione di Carmelo D’Arrigo, direttore Uoc Ortopedia Asl Roma4, su “Elementi di traumatologia minore”, seguito da “Insufficienza venosa cronica e malattie emorroidali” a cura di Angelo Santoliquido, professore di Patologia speciale medica e Semeiotica presso l’Università Sacro Cuore Roma. Il 20 marzo saranno infine affrontati l'”Evoluzione delle competenze del farmacista e percorsi formativi” con una lezione di Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò e vicepresidente della Fofi e “Accertamenti diagnosi e trasmissione a distanza” con un intervento di Giuseppe Germanò, responsabile del Dip. Scienze cardiovascolari, geriatriche della facoltà di Medicina Università Sapienza Roma e Irene Tagliente, ingegnere sanitario Asl RM 6.

Assicurazione e obbligo Ecm, gli aggiornamenti della Fofi sulla nuova norma

La Fofi fornisce alcune precisazioni sulla norma che sospende la polizza di responsabilità professionale con meno del 70% dell’obbligo Ecm assolto.

La Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi) ha ritenuto opportuno fare alcune precisazioni in merito alle nuove disposizioni che prevedono il subordinamento della polizza assicurativa professionale all’assolvimento minimo del 70% dell’obbligo Ecm. In sostanza, nel prossimo futuro, la copertura assicurativa relativa alla responsabilità professionale verrà meno per coloro che non raggiungeranno il 70% dei crediti obbligatori previsti in materia di formazione continua. A stabilirlo è l’art. 38-bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, secondo cui, «a decorrere dal triennio formativo 2023-2025, l’efficacia delle polizze assicurative di cui all’articolo 10 della legge 8 marzo 2017, n. 24 è condizionata all’assolvimento in misura non inferiore al 70 per cento dell’obbligo formativo individuale dell’ultimo triennio utile in materia di formazione continua in medicina». Restano però ancora dubbi sull’effettiva decorrenza di tale obbligo, per cui la Fofi ha interpellato il Ministero.

Ancora da chiarire la decorrenza.

In una circolare la Fofi specifica che «al fine di fornire adeguate indicazioni agli iscritti, la Federazione degli Ordini ha ritenuto opportuno acquisire l’avviso del ministero della Salute sulla corretta interpretazione della predetta disposizione, con specifico riferimento alla decorrenza della prima applicazione. Il Dicastero, in riscontro al quesito posto, ha precisato che la condizione di efficacia delle polizze assicurative per responsabilità professionale avrebbe trovato applicazione soltanto a decorrere dall’anno 2026 essendo riferita, per espressa previsione normativa, al triennio formativo 2023-2025». Tuttavia la Federazione riferisce che «il D.l.198/2022 ha modificato l’art. 5-bis del D.l. 34/2020 convertito in L. 77/2020, sostituendo le parole “triennio 2020-2022” con le parole “quadriennio 2020-2023”, prorogando conseguentemente di un anno – quindi, fino al 31 dicembre 2023 – il periodo entro il quale i farmacisti hanno tempo per acquisire i crediti formativi necessari a completare l’obbligo formativo Ecm».

Probabile slittamento prima applicazione.

Data la discrepanza tra le disposizioni, la Fofi comunica che sarà sua cura «fornire chiarimenti circa il coordinamento della suddetta norma di rango primario con le altre disposizioni in materia di Ecm, anche con riferimento al probabile slittamento della prima applicazione del citato art. 38-bis del D.l. 152/2021, a seguito dei necessari approfondimenti con il ministero della Salute e alla luce di quanto sarà stabilito nella prima riunione di insediamento della Commissione nazionale per la formazione continua (Cnfc)».