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Farmacista cede la farmacia e diventa birraio: «È la mia passione»

Secondo quanto riportato dal quotidiano “Bergamo News”, un farmacista ha ceduto la propria attività per dedicarsi al birrificio a tempo pieno.

Farmacista cede la farmacia e diventa birraio: «È la mia passione»

Farmacisti al Lavoro

Abituati a sentire di farmacisti che cedono il passo perché esausti del proprio lavoro, sempre più spesso si assiste a veri e propri cambi di rotta. Chi verso le facoltà di medicina, chi verso altri mestieri. Tra questi, Giovanni Fumagalli, farmacista la cui storia è stata riportata sul quotidiano Bergamo News lo scorso gennaio, e passata quasi inosservata, che tuttavia ha incuriosito FarmacistialLavoro.it. Secondo quanto riporta il giornale, infatti, «dopo 24 anni, dei quali 17 anni da titolare di farmacia, Giovanni Fumagalli, farmacista di San Pellegrino, cede l’attività per dedicarsi a tempo pieno a quella di birraio, cominciata 8 anni fa con l’apertura del Birrificio Via Priula». A far saltare ogni equilibrio, secondo quanto afferma Fumagalli a Beramo News, sarebbero state le “lenzuolate di Bersani”.

«Non sono molto ottimista sul futuro della professione di titolare privato di farmacia – spiega Fumagalli a Bergamo News -. Ultimamente – si legge sul giornale -, con le cosiddette liberalizzazioni, il sistema è cambiato e la figura del titolare di farmacia viene sempre più delegittimata: veniamo additati come ‘casta privilegiata’, mettendo così in discussione un sistema territoriale capillare che ha sempre offerto buone prestazioni, soprattutto per le persone anziane che vivono lontano dai grandi centri abitati. In particolare, in questi anni abbiamo ampliato diversi servizi della nostra farmacia, tenendo anche aperto, dal 2012, con orario continuato ed anche i giorni festivi: evidentemente, questo tipo di sforzo non viene riconosciuto».

Il farmacista punta il dito contro i grandi players economici. «Le farmacie – spiega Bergamo News – oggi vengono indebolite (in particolare le piccole realtà che sopravvivono a stento nei centri più periferici) e questo giocherà a favore di grandi gruppi economici che sono pronti a diventare nel medio termine i proprietari stessi delle farmacie, costituendo catene a marchio. Quali sono i gruppi economici che hanno un forte interesse sulle farmacie? I distributori del farmaco, pochi colossi a livello europeo che potranno vendere al dettaglio i farmaci che distribuiscono, la Grande distribuzione organizzata (Gdo), che per rendere sempre più attrattiva l’offerta dei centri commerciali tenderà ad inglobare l’offerta per la salute e i fondi d’investimento, sempre alla ricerca di nuovi territori dove mettere a frutto le loro risorse».

È possibile leggere l’articolo e la storia integrale aprendo questo link (link esterno).

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