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HIV, in California i farmacisti possono dispensare farmaci per la profilassi senza prescrizione

Una nuova legge approvata in California consente ai farmacisti di dispensare farmaci per la profilassi del virus dell’HIV anche senza la prescrizione di un medico.

HIV, in California i farmacisti possono dispensare farmaci per la profilassi senza prescrizione

Farmacisti al Lavoro

La California è diventata il primo stato federale americano sul cui territorio i farmacisti sono autorizzati a dispensare medicinali atti alla prevenzione del virus dell’HIV – sia nel caso di prodotti per la profilassi pre-esposizione (PrEP), sia nel caso di quelli utili dopo l’esposizione (PEP) – senza la prescrizione di un medico. La norma, la SB 159, è stata firmata nella giornata di lunedì 7 ottobre dal governatore Gavin Newsom. Come riferito dal portale specializzato Pharmacist.com, «grazie a tale legge, i pazienti potranno accedere ai medicinali PrEP senza doversi rivolgere prima al proprio medico».

Sono stati infatti introdotti limiti alla dispensazione soltanto dal punto di vista temporale: ciascun farmacista non potrà concedere ad una singola persona un quantitativo superiore a quello necessario per ottenere una scorta di 60 giorni. La nuova normativa, secondo quanto riferito dai suoi promotori, dovrebbe da un lato consentire di diminuire la diffusione del virus, dall’altro rendere più agevole l’accesso soprattutto per determinate fasce di popolazione americane: in particolare alcune minoranze e le comunità rurali.

Ad oggi, secondo i dati forniti dal California Health Benefits Review Program sono circa 30.000 le persone che nello Stato federale utilizzano correntemente prodotti per la profilassi pre-esposizione, mentre sono circa 6.000 coloro che fanno ricorso a prodotti post-esposizione. «Rendere i medicinali PrEP e PEP non più soggetti ad obbligo di prescrizione medica, e dunque più vicini alle comunità grazie alle dispensazioni dirette da parte dei farmacisti rappresenta un importante passo in avanti», ha commentato Carlos del Rio, medico, sul New England Journal of Medicine.

Che ha tuttavia ricordato come sia fondamentale «essere sicuri che le persone in questione si sottopongano comunque ad un test dell’Hiv, e confermino il risultato negativo, prima di vedersi dispensati farmaci pre-esposizione. Ciò al fine di evitare di fornire tali medicinali a persone già infette».

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