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Ccnl farmacisti, da Futurpharma le richieste di modifica

La sigla Futurpharma chiede ai sindacati che la bozza del Ccnl farmacisti venga modificata.

Ccnl farmacisti, da Futurpharma le richieste di modifica

Farmacisti al Lavoro

Un’articolo pubblicato su FarmaciaVirtuale.it, giornale online per farmacisti, evidenzia come la sigla Futurpharma abbia chiesto alle sigle sindacali di apportare delle modifiche alla bozza del Ccnl farmacisti. «Chiediamo ai sindacati – si legge nell’articolo – di riscrivere il contratto con tutte le novità lavorative. La professione del farmacista con l’emergenza pandemica è diventata di primo piano, al pari di quella svolta dagli altri professionisti sanitari. I farmacisti hanno praticato test antigenici rapidi, sierologici e vaccini anti Sars-Cov-2, tanto che si è aggiunta la qualifica di “farmacista vaccinatore” alle mansioni previste dalla professione».

«Costruire un nuovo Ccnl»

In merito alle richieste, Futurpharma chiede di «costruire un nuovo Ccnl fondato sull’identità professionale sanitaria del farmacista» e «che nel contratto siano scritte tutte le mansioni lavorative e le prestazioni professionali che svolge il farmacista da ormai dieci anni, mai prima d’ora menzionate nel contratto». Inoltre «sarebbe opportuno rivedere l’adeguamento economico previsto per l’area Q2 soprattutto per coloro che avranno la qualifica di responsabile del coordinamento nelle farmacie organizzate per svolgere la pluralità dei servizi», aggiunge Futurpharma.

«Stabilire giusto compenso»

Futurpharma, infine, esprime la necessità di «definire un compenso per il farmacista che esegue test antigenico rapido poiché al momento ha svolto tale lavoro gratuitamente. Tale richiesta viene formulata rispetto alla remunerazione complessiva prevista per le farmacie, già esigua. A tutela della dignità professionale e della sicurezza sul lavoro, Futurpharma chiede che il farmacista sia remunerato almeno di due euro lorde per ogni test antigenico somministrato», oltre a «stabilire un compenso uguale per tutti i farmacisti vaccinatori anti Sars-Cov-2, ovvero l’importo di sei euro per l’atto professionale del singolo inoculo vaccinale, distinguendolo dal compenso che viene trattenuto dalla farmacia».

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