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Vaccini in farmacia, vademecum Iss-Fofi-Cannavò aggiornato a gennaio

Gli sviluppi scientifici e normativi sui vaccini anti Covid-19 sono stati aggiornati nella terza versione del vademecum per i farmacisti di Iss-Fofi-Cannavò.

Vaccini in farmacia, vademecum Iss-Fofi-Cannavò aggiornato a gennaio

Farmacisti al Lavoro

Prosegue l’aggiornamento per i farmacisti a cura dell’Istituto superiore di sanità (Iss), della Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi) e della Fondazione Francesco Cannavò, che hanno integrato il vademecum “Covid-19. La vaccinazione in farmacia” con le novità sopraggiunte dal 29 settembre 2001 al 26 gennaio 2022. Il documento è volto a dare ai farmacisti un costante aggiornamento principalmente sui vaccini, ma anche sulle nuove opzioni terapeutiche per la cura del Covid-19. Quale prima informazione, viene infatti inserita l’approvazione dell’Aifa all’uso di anakinra, baricitinib e sarilumab per il trattamento del virus in soggetti ospedalizzati con polmonite ingravescente sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia. Vengono poi riportate in ordine cronologico tutte le disposizioni emanate di mese in mese sulle fasce di età a cui è stata aperta la possibilità di effettuare la dose booster dei vaccini anti Covid. Della terza dose sono esaminate tutte le casistiche e le procedure operative da adottare, i vaccini da usare in base a quelli somministrati nel primo ciclo e in caso di pazienti con primo ciclo ricevuto all’estero.

Farmacovigilanza sui vaccini Covid-19.

A ottobre 2001, l’Aifa ha pubblicato il nono rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19. Il vademecum riporta una sintesi e il link per la consultazione integrale. I dati proposti dal report si basano su segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 settembre 2021 per i quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. «Nel periodo considerato sono pervenute 101.110 segnalazioni su un totale di 84.010.605 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 120 ogni 100.000 dosi), di cui l’85,4% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari – si legge nel vademecum, che aggiunge: «Le segnalazioni gravi corrispondono al 14,4% del totale, con un tasso di 17 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Come riportato nei precedenti rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (76% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore. Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato nella campagna vaccinale italiana (71,2%), seguito da Vaxzevria (14,5%), Spikevax (12,5%) e Covid-19 vaccino Janssen (1,8%). In linea con i precedenti rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni (Comirnaty 68%, Vaxzevria 22%, Spikevax 9%, Covid-19 vaccino Janssen 1%)».

Obbligo vaccinale per i farmacisti.

L’Iss, la Fofi e la Fondazione Cannavò hanno integrato il vademecum con gli aggiornamenti relativi all’obbligo vaccinale per i professionisti sanitari. Le principali modifiche, rispetto al periodo precedente all’aggiornamento del documento, derivano dal Decreto legge 172/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 novembre 2021 e denominato “Decreto super green pass”. Come sintetizza il vademecum, tale provvedimento chiarisce «che tutti gli iscritti all’albo dei farmacisti sono soggetti a obbligo vaccinale, che la vaccinazione obbligatoria è gratuita e costituisce requisito essenziale per essere considerati idonei all’esercizio della professione di farmacista e allo svolgimento dell’attività lavorativa, che l’inadempimento dell’obbligo vaccinale comporta la sospensione dall’esercizio della professione e che la competenza sull’accertamento dell’adempimento del predetto obbligo -in precedenza spettante alle Asl – è attribuita agli Ordini territoriali». Il Decreto precisa inoltre che le due dosi del primo ciclo vaccinale non sono sufficienti ad adempiere all’obbligo, ma è necessaria anche la dose booster. L’obbligo sussiste fin dalla prima iscrizione all’albo.

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