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Sintomi da reflusso, la guida della Fip sul consiglio del farmacista

"Managing reflux symptoms in the community pharmacy" è una nuova risorsa dell''International pharmaceutical federation (Fip) per i farmacisti.

Sintomi da reflusso, la guida della Fip sul consiglio del farmacista

Farmacisti al Lavoro

Nell’ottica di offrire ai farmacisti strumenti aggiornati per rispondere in modo professionale alle esigenze dei pazienti, l’International pharmaceutical federation (Fip) ha realizzato la guida rapida “Managing reflux symptoms in the community pharmacy”. Si tratta di un testo che analizza il reflusso partendo dalle possibili cause del disturbo, passando poi a esaminare le tipologie di sintomi riferiti dai pazienti. Il testo propone le modalità per effettuare un triage corretto così da stabilire l’intervento farmacologico più appropriato, spesso reperibile tra i medicinali di automedicazione. La Fip dedica inoltre una sezione agli accorgimenti non farmacologici per ridurre gli episodi e i sintomi da reflusso che il farmacista deve riferire ai pazienti abbinando al consiglio farmacologico una serie di raccomandazioni sullo stile di vita più adeguato. «Il reflusso – dichiara Rúben Viegas, autore della guida – è frequente nella comunità e dare consigli su questa condizione fa parte della pratica quotidiana dei farmacisti. I sintomi del reflusso possono essere influenzati da vari aspetti dello stile di vita, tra cui la dieta e il peso corporeo, ed è importante considerare le modifiche dei fattori di rischio e dei comportamenti che possono aumentare la frequenza, la gravità e l’entità dei disturbi».

Sintomi e cause del reflusso.

Come spiega nel dettaglio la guida della Fip, i sintomi da gestire in caso di reflusso possono essere di tipo addominale (come gonfiore, dolore o crampi), oppure manifestarsi come nausea o vomito, bruciore di stomaco dovuto a reflusso acido, dolore toracico, difficoltà a deglutire (disfagia), rigurgito (cibo che ritorna in bocca dall’esofago) e perdita di appetito a causa del disagio. Altri sintomi correlati includono tosse, mal di gola e raucedine dovuta alla presenza di acido in gola. I fattori di rischio più comuni per la malattia da reflusso sono da ricondurre all’alimentazione troppo ricca di grassi, spezie, cibi e bevande irritanti, al sovrappeso, al fumo, all’età avanzata e all’inattività fisica, insieme ad alcune condizioni di salute mentale come ansia o depressione. Ognuno di questi fattori è illustrato in modo scientifico nella guida, dove viene inoltre specificato che, in caso di presenza continua di reflusso, la causa potrebbe essere l’ulcera peptica associata a Helicobacter pylori, che merita un trattamento esteso con antibiotici e va quindi indagata dal medico.

L’approccio farmacologico.

Le classi di farmaci più utilizzate nella cura del reflusso sono gli antiacidi, gli alginati, gli antistaminici e gli inibitori della pompa protonica. «I farmacisti – spiega la Fip – possono fornire soluzioni efficaci per i sintomi del reflusso poiché interagiscono frequentemente con i pazienti e, in alcune parti del mondo, hanno accesso ai loro dati sui farmaci. Essi dovrebbero sapere che i medicinali usati per alleviare i sintomi del reflusso possono alterare significativamente il pH dello stomaco, che a sua volta può interferire con l’assorbimento di altri farmaci. Alcuni di questi medicinali sono disponibili senza ricetta medica in certi paesi e giurisdizioni, ma potrebbe essere necessaria una prescrizione in altri». Viene poi raccomandato di accompagnare il consiglio farmacologico a un’educazione sullo stile di vita per supportarne l’effetto e di limitare l’uso dei farmaci a periodi brevi. L’assunzione cronica, infatti, dovrebbe essere considerato solo a seguito di prescrizione medica.

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